AVIANO (PORDENONE) – In data 3 marzo, i dipendenti civili della base di Aviano hanno ricevuto un’email da parte del Dipartimento per l’Efficienza del Governo degli Stati Uniti (Doge), con la richiesta di inviare un report dettagliato delle attività svolte nell’ultima settimana. Questa comunicazione, emessa in seguito a una direttiva di Elon Musk, ha generato sorpresa e preoccupazione tra i destinatari. Il segretario della difesa, Pete Hegseth, ha confermato che anche i dipendenti civili devono rispondere entro 48 ore, senza rivelare informazioni sensibili o classificate.
Le preoccupazioni dei sindacati e le prime risposte
I sindacati locali si sono subito mobilitati per affrontare le preoccupazioni dei dipendenti, molti dei quali hanno manifestato dubbi sulla necessità di rispondere, considerando che la legislazione italiana si applica al personale civile. Inizialmente, alcuni dipendenti italiani avevano ricevuto conferma di non essere obbligati a rispondere, ma poi è arrivata una smentita. I sindacati hanno coinvolto le sedi nazionali per avviare un confronto ufficiale con le autorità statunitensi, poiché la direttiva coinvolge tutte le basi militari americane in Italia.
Un confronto urgente con le autorità italiane e statunitensi
I rappresentanti sindacali di Aviano e Vicenza, inclusi Aurora Blanca di Fisascat Cisl e Emilio Fargnoli di Uiltucs, hanno sollevato la questione a livello nazionale, richiedendo un incontro con le autorità italiane per chiarire le modalità di risposta alle richieste di Musk. La richiesta di inviare un rapporto settimanale, sebbene comune per i dipendenti federali, sembra non essere applicabile ai dipendenti italiani, creando un conflitto legale e operativo che deve essere risolto al più presto.