Refosco dal Peduncolo Rosso Doc: la rivoluzione del vino sotterraneo
Dopo l’innovativa esperienza del prosecco sottomarino, il mondo del vino italiano si prepara ad accogliere una nuova frontiera enologica: il Refosco dal Peduncolo Rosso Doc che matura sotto terra. Un’idea ambiziosa e rivoluzionaria, frutto dell’intraprendenza della cantina Vini Ramuscello, che punta a valorizzare ulteriormente l’eccellenza dei vitigni italiani.
Un processo di maturazione unico nel suo genere
Buio, silenzio e temperatura stabile
Il processo di maturazione sotterraneo si avvale di tre elementi fondamentali: buio, silenzio e temperatura stabile. Questi fattori, uniti all’assenza di vibrazioni e all’umidità costante, consentono al vino di evolvere lentamente, mantenendo intatte le sue caratteristiche organolettiche e contribuendo a esaltarne le peculiarità.
555 bottiglie di Refosco dal Peduncolo Rosso Doc Friuli Venezia Giulia
La cantina Vini Ramuscello ha deciso di interrare 555 bottiglie di Refosco dal Peduncolo Rosso Doc Friuli Venezia Giulia, un vino pregiato e ricercato, conosciuto per la sua struttura e complessità aromatica. L’obiettivo è quello di far evolvere il vino per un anno intero, prima di estrarre le bottiglie dalla terra, etichettarle e numerarle.
Una valorizzazione del territorio e dei vitigni italiani
Un’asta e la vendita nei normali canali distributivi
Al termine del processo di maturazione sotterranea, le 555 bottiglie di Refosco dal Peduncolo Rosso Doc verranno messe all’asta e vendute attraverso i normali canali distributivi. L’iniziativa si propone di valorizzare non solo la qualità del vino stesso, ma anche il territorio e i vitigni italiani, simboli d’eccellenza nel mondo.
Un impegno per la difesa e la promozione dell’eccellenza enologica
La cantina Vini Ramuscello, con questa iniziativa, dimostra di credere fermamente nella valorizzazione dei vitigni autoctoni e nella ricerca di nuove tecniche di produzione che possano esaltarne le caratteristiche. Un impegno che contribuisce a rafforzare l’immagine del vino italiano nel panorama internazionale e a promuovere la cultura enologica del nostro Paese.