PORDENONE – Tra le 00:30 e le 4:20 del mattino, le stazioni del Soccorso Alpino di Pordenone, Maniago e dell’Alpago (Veneto) sono state attivate per la segnalazione di un mancato rientro di un escursionista friulano. L’allarme è scattato quando l’auto dell’escursionista è stata ritrovata a Piancavallo.
AGIORNAMENTO ORE 11:00 – Aveva solo 28 anni l’escursionista di Maniago morto dopo essere caduto in un ghiaione
L’operazione di soccorso
Squadre di soccorritori si sono immediatamente messe in movimento, partendo sia dal versante friulano che da quello veneto, per avviare le ricerche. Nonostante le difficili condizioni notturne, i soccorritori hanno continuato le loro operazioni con determinazione e professionalità.
Il ritrovamento
Dopo ore di intense ricerche, il corpo senza vita dell’escursionista è stato ritrovato sotto il Cimon di Palantina, nei pressi di Forcella Colombera, a poco meno di duemila metri di altitudine. La tragedia si è consumata in territorio veneto, nel comune di Tambre.
Le cause dell’incidente
Le prime indagini suggeriscono che la causa del decesso sia stata una caduta accidentale. La montagna, seppur affascinante, può nascondere pericoli insidiosi, specialmente durante le escursioni in solitaria. Gli esperti del Soccorso Alpino ricordano l’importanza di adeguarsi sempre alle condizioni meteo e di terreno, oltre a non sottovalutare i rischi dell’ambiente montano.