PORDENONE – È dedicato all’estate, stagion agognata e in cui “sembra compiersi la primavera, con le sue false partenze e i tardivi indugi”, il quinto appuntamento dei #Martedìpoesia promossi da Fondazione Pordenonelegge.it e curati dal poeta Roberto Cescon con Alessandro Canzian di Samuele Editore, partner per le pubblicazioni poetiche della collana Gialla e Gialla Oro. Appuntamento martedì 4 giugno, nella Sala Ellero di Palazzo Badini a Pordenone, alle 18. Protagonisti saranno i poeti, entrambi veneziani, Pasquale Di Palmo, critico e traduttore, e Andrea Longega, entrambi autori di numerose raccolte. Al termine del dialogo leggeranno le loro poesie Marco Marangoni e Candelaria Romero. L’incontro è a entrata libera, fino a esaurimento posti. È suggerita la prenotazione iscrivendosi attraverso il sito pordenonelegge.it (cliccando alla voce Accedi). Info: Tel. 0434.1573100 mail segreteria@pordenonelegge.it.
L’estate è stagione capace di innescare dinamiche cognitive originali, legate alla memoria e alle esperienze contingenti. Ecco allora, in poesia, il trascolorare della sera fiesolana, nel passaggio tra la primavera e l’estate, come pretesto per rendere la parola di D’Annunzio panica e mimetica. Oppure negli ossi montaliani l’estate arida è emblema del distacco e dello smarrimento dell’esistenza. O ancora nel luglio ungarettiano l’estate è la secca desolazione che spacca le pietre; è la “felicità degli spazi” distesi nello sguardo di Cardarelli, è “una luce che sa di mare” nel la natura mitica e sospesa di Pavese; è perfino il presagio dell’autunno, dunque della fine già insita nell’estremo vitalismo, sempre nell’Alcyone. Di come gli autori hanno rappresentato l’estate parleranno Pasquale di Palmo e Andrea Longega, attingendo alla loro esperienza di lettura, agli autori amati e magari a qualche testo che anche loro hanno scritto su questa stagione.
Pasquale Di Palmo (Venezia, 1958), ha pubblicato le raccolte poetiche Horror Lucis (Edizioni dell’Erba 1997), Ritorno a Sovana (l’Obliquo 2003), Marine e altri sortilegi (Il Ponte del Sale 2006), Trittico del distacco (Passigli 2015 – Premi Alda Merini 2016 e Ceppo di Pistoia 2017), La carità (Passigli, 2018), Vertebrae (l’Obliquo 2020) e l’antologia Breviario delle rovine (Medusa 2021). Sue poesie, apparse in numerose antologie e riviste tra cui «Nuovi Argomenti», «Poesia» e «Paragone», sono state tradotte in diverse lingue straniere. Ha stampato i saggi I libri e le furie (Joker 2007), Lei delira, signor Artaud. Un sillabario della crudeltà (Stampa Alternativa 2011), Venezia. Nel labirinto di Brodskij e altri irregolari (Unicopli 2017) e Le bonjour de Robert Desnos. Dalla scrittura medianica al Lager (MC Edizioni 2020). Ha curato e tradotto diversi volumi, tra cui opere di Artaud, Corbière, Daumal, Desnos, d’Houville, Gilbert-Lecomte, Huysmans, Jullian, Metz, Michaux e Radiguet. Ha inoltre curato I surrealisti francesi. Poesia e delirio (Stampa Alternativa 2004), I begli occhi del ladro di Beppe Salvia (Il Ponte del Sale 2004), Neri Pozza. La vita, le immagini (Neri Pozza 2005), Saranno idee d’arte e di poesia. Carteggi con Buzzati, Gadda, Montale e Parise di Neri Pozza (Neri Pozza 2006), Album Antonin Artaud (Il Ponte del Sale 2010), Di alcune comparse, a Venezia di Carlo della Corte (Ronzani 2021). Collabora all’inserto culturale Alias del quotidiano «Il Manifesto». Dirige la collana poetica «Gli insetti» di MC Edizioni.Andrea Longega è nato a Venezia nel 1967 e vive a Murano. Ha pubblicato le raccolte di poesie: Ponte de mèzo (Campanotto, 2002), Fiori nòvi (Lietocolle, 2004), El tempo de i basi (Edizioni d’if, 2009), Finìo de zogàr (Il ponte del sale, 2012), Caterina (come le cóe dei cardelini) (Edizioni l’Obliquo, 2013) e la plaquette Primo lustro (Nervi Edizioni, 2015) e La seconda cìcara de tè (ATì editore, 2017). Molte le collaborazioni con Gaetano Bevilacqua per le Edizioni dell’Ombra: Da staltra parte de la riva (2010), La ciésa dei Gesuiti (2013), A work for poets (2013) e, in corso di stampa, Co i oci de Kavafis. Le sue ultime raccolte poetiche sono: Atene (venìndo zo dal Licabéto) (Ronzani, 2019) e A dìr el véro (MC, 2020). Di recente è uscito Caterina in una nuova edizione per Le Lettere.
Candelaria Romero è nata nel 1973 in Argentina.Fa parte della Compagnia delle Poete fondata da Mia Lecomte http://www.compagniadellepoete.com/. Ha pubblicato le raccolte poetiche Poesie di fine mondo (Lietocolle, 2010), Salto mortale (Lietocolle, 2014), Abitare (Samuele, 2021) e Un uccello ha fatto il nido nella mia testa (Samuele, 2024). È ideatrice e coordinatrice del progetto “Il circolo dei narratori”, promosso dall’associazione Il cerchio di gesso APS (BG), per il quale ha ricevuto la benemerenza del comune di Bergamo. Dal 2022 porta in giro l’opera teatrale Rosmarino – per la rimembranza, ti prego amore, ricorda, con la regia di Paolo Dal Canto. Nel 2023 riceve la benemerenza da parte della Provincia di Bergamo per il suo impegno culturale.
Marco Marangoni (1961), per la poesia ha pubblicato cinque raccolte: Tempo e oltre (Campanotto Editore,
1994, Prefazione di Giuseppe Conte), Dove dimora la luce ( I quaderni del Battello Ebbro, 2002, Prefazione di Tomaso Kemeny), Per quale avventura ( Raffaelli Editore, 2007, prefazione di Milo De Angelis), Congiunzione amorosa ( Moretti &Vitali, 2013, Prefazione di Giancarlo Pontiggia e nota critica di Maurizio Cucchi); La passione degli anni ( Stampa 2009, Prefazione di Maurizio Cucchi); Sentimentalissima luce (puntoacapo Editrice, Pasturana, AL, 2021, Prefazione di Giancarlo Pontiggia). È membro della giuria scientifica del Premio di poesia San Vito al Tagliamento, ha ideato e cura, con Alberto Bertoni, Ossigeno nascente/Atlante dei poeti contemporanei, on-line ( Università di Bologna “Alma Mater”). Su di lui hanno scritto, tra gli altri: Sebastiano Aglieco, Alberto Bertoni, Nicola Bultrini. Enzo Golino, Gianfranco Lauretano, Massimo Morasso, Pasquale di Palmo, Davide Rondoni, Stefano Vitale.