PORDENONE – Un gioco che, attraverso la creatività degli studenti che lo hanno ideato, sappia far leva sulla sensibilità ambientale che le giovani generazioni hanno già nelle proprie corde, per rendere coinvolgente e virale la raccolta rifiuti, allo scopo di innescare buone pratiche a tutto vantaggio della economia circolare e dell’ambiente. Questo l’obiettivo che il Comune di Pordenone si è dato, in collaborazione con GEA e col supporto di Hydra, coinvolgendo l’Istituto Liceo Artistico E. Galvani nella realizzazione di un progetto educativo finalizzato alla creazione di un gioco da tavolo interattivo per la corretta gestione dei rifiuti in città.
“Si tratta di un’iniziativa fortemente voluta dalla nostra amministrazione – commenta l’assessore all’ambiente del comune di Pordenone, Monica Cairoli – che ha il pregio di veicolare i contenuti con maggiore efficacia, attraverso una educazione tra pari, dai ragazzi per i ragazzi. Adesso, dopo la fase di realizzazione del prototipo, sarebbe davvero gratificante per chi ci ha lavorato e utile per tutti che si riuscisse a passare alla fase di produzione che ovviamente ha bisogno di fondi. Su questo, perché no? pensare ad un supporto di investitori privati che vogliano contribuire ad un gioco, che al contempo fa bene all’ambiente e diverte le giovani generazioni?”
Tre le fasi del progetto: ideazione, prototipazione e realizzazione. Gli studenti hanno cominciato il percorso nel maggio dello scorso anno, ci hanno lavorato a giugno e ripreso il percorso dopo la pausa estiva, da settembre fino all’inverno. Dapprima hanno raccolto gli elementi delineando le caratteristiche principali del progetto, hanno quindi selezionare le idee più valide per tradurle in un risultato concreto con la successiva elaborazione dei prototipi del gioco. Ne sono usciti due prototipi, uno con le carte come elemento centrale, l’altro che rimanda ai giochi di percorso.
La realizzazione del prototipo è stata preceduta da una attenta fase di supporto da parte di GEA che, confermando la grande attenzione riservata alle giovani generazioni, ha trasmesso tutti gli elementi sia a livello di regole che di servizi e obiettivi posti come base da tradurre poi nelle regole del gioco. “L’impegno per uno sviluppo sostenibile del territorio – spiega l’Amministratore unico di GEA dott. Stefano Riedi – significa promuovere la cultura e il rispetto delle risorse naturali e dell’ambiente sensibilizzando i giovani che diventano protagonisti e promotori di buone pratiche attraverso lo strumento del gioco”.
Il progetto mira, infatti, a coinvolgere i giovani sui temi della sostenibilità ambientale, insegnando la corretta procedura della raccolta differenziata e le potenzialità dell’economia circolare, sviluppando un senso civico da trasmettere ai coetanei.
Il concetto che emerge è: migliore è la selezione, meno pago e più facile diventa applicare i principi dell’economia circolare e, per contro: più inquino, più pago e più emissioni rilascio in atmosfera. Sappiamo, infatti, che negli ultimi decenni i rifiuti sono cresciuti a tal punto da rendere necessari interventi sempre più articolati. È stato indispensabile ripensare il concetto stesso di rifiuto e considerarlo non più e non soltanto come oggetto inutile di cui disfarsi, ma come risorsa ulteriore per nuovi materiali e rinnovati processi produttivi. Col tempo si è abbandonata dunque l’idea che l’unica soluzione potesse consistere nella discarica e si è scoperto che i rifiuti possono essere anche fonte di ricchezza.
“Questo progetto – spiegano dalla società Hydra – ha avuto per noi una duplice finalità: trattare il tema dei rifiuti permettendo a chi l’ha fatto di divertirsi nella costruzione di un gioco che non solo prende spunto dalle regole della raccolta, ma attiva la consapevolezza che ciò che è rifiuto oggi domani potrebbe essere risorsa”.