Ultimi giorni per scoprire l’universo di Ado Furlan tra Pordenone e Spilimbergo
Ultimi giorni per le mostre dedicate allo scultore Ado Furlan tra Pordenone e Spilimbergo. Gran finale con un concerto il 16 novembre.
PORDENONE — Ultimi giorni per ammirare le opere e approfondire la figura di Ado Furlan, grande scultore pordenonese che ha lasciato un segno indelebile nel Novecento friulano e nel panorama artistico nazionale. Si concluderà domenica 16 novembre il ricco omaggio nel 120° anniversario della nascita dell’artista, promosso dalla Fondazione Ado Furlan con il progetto “1905-2025 Ado Furlan scultore tra Pordenone e Spilimbergo”, un trittico di mostre che unisce arte, storia e memoria.
Nella foto: sculture di Ado Furlan, ritratti di Beethoven (1950) e Alfred Cortot (1953).
Un omaggio a un artista che ha segnato la scultura del Novecento
Figura di spicco nel panorama artistico italiano tra gli anni Trenta e Quaranta, Ado Furlan ha saputo unire classicismo e modernità, lasciando opere che raccontano l’animo umano attraverso forme armoniche e potenti. L’iniziativa che ne celebra i 120 anni è stata pensata per valorizzare il suo lascito culturale, ma anche per coinvolgere il pubblico più giovane.
“Sono molto soddisfatta per il riscontro ottenuto dalle mostre e dalle attività organizzate — spiega Caterina Furlan, figlia dell’artista e presidente della Fondazione —. In particolare l’esposizione di Spilimbergo ha saputo attrarre anche studenti e insegnanti, come dimostrano le numerose visite guidate e le nuove richieste da parte delle scuole del territorio. Spero che questa esperienza possa aprire nuove porte verso la cultura artistica locale.”
Le mostre tra Pordenone e Spilimbergo
A Pordenone, cuore del progetto, Casa Furlan ospita fino a sabato 15 novembre due mostre complementari:
“Lo scultore e gli amici del Nord-Est” e “Una famiglia, una casa, una strada” (via Mazzini 51-53, orari: da martedì a venerdì 17.00–19.30, sabato 10.00–12.30 e 17.00–19.30).
Le esposizioni permettono di contestualizzare l’ambiente culturale e familiare di Furlan. Da un lato, la prima mostra racconta i rapporti con artisti come Eugenio Polesello, Giovanni Giuliani, Giovanni Toffolo (detto Anzil), Antonio Carestiato e Italo Michieli. Dall’altro, la seconda offre uno sguardo sulle trasformazioni urbanistiche di via Mazzini, dove sorgeva la casa di famiglia, poi demolita nel 1967 per lasciare spazio alla palazzina Stendhal, progettata dal figlio Gian Luigi Furlan, detto Giannino.
A Spilimbergo, invece, a Palazzo Tadea, è allestita la mostra “Le sculture ultime” (aperta sabato e domenica 10.00–13.00 e 15.00–19.00). Qui si possono ammirare, per la prima volta in Friuli, nudi femminili in bronzo, opere che Furlan stava ancora modellando al momento della sua morte, nel giugno 1971.
A completare l’esposizione, fotografie di Italo Zannier scattate nello studio dell’artista poco dopo la sua scomparsa, una serie di medaglie e i ritratti di Pablo Picasso ed Ezra Pound, testimonianza del dialogo di Furlan con la cultura europea del suo tempo.
Il concerto finale a Palazzo Tadea
Il gran finale del progetto è in programma domenica 16 novembre alle 18, sempre a Palazzo Tadea di Spilimbergo, con un concerto del pianista Alessandro Del Gobbo, giovane ma già affermato interprete, che eseguirà musiche di Debussy, Beethoven e Chopin.
L’iniziativa, realizzata in collaborazione con il Comune di Spilimbergo, rende omaggio a un altro grande amore di Furlan: la musica, fonte costante di ispirazione e armonia per la sua opera scultorea.
Nello stesso spazio è visitabile anche la mostra permanente “Percorsi nella scultura italiana dall’Ottocento ai primi anni Duemila”, aperta fino al 16 novembre (sabato e domenica 10.00–12.30 / 17.00–19.30), che include anche alcune opere di Furlan.
Una rete di collaborazioni per la cultura
Il progetto 1905–2025 Ado Furlan scultore tra Pordenone e Spilimbergo è stato reso possibile grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura e alla collaborazione di numerosi partner: Comune di Spilimbergo, Comune di Pordenone, Università degli Studi di Udine, CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, Istituto d’Istruzione Superiore Il Tagliamento, e Associazione Tetra-Paraplegici FVG ODV – Udine.
Le mostre hanno ottenuto inoltre il patrocinio dei Comuni di Pordenone e Spilimbergo, dell’Università di Udine e dell’Ordine degli Architetti PPC di Pordenone, a testimonianza di un impegno condiviso per la valorizzazione del patrimonio artistico regionale.
La Fondazione Ado Furlan
La Fondazione Ado Furlan, attiva dal 1992 e riconosciuta dalla Regione nel 2004, nasce con l’obiettivo di promuovere la conoscenza dello scultore pordenonese e di diffondere la cultura delle arti visive antiche e contemporanee.
Nel corso degli anni, la Fondazione ha organizzato mostre e convegni di rilievo internazionale, collaborando con enti pubblici e università. Nel 2008 ha siglato un accordo scientifico con l’Università di Udine per la realizzazione di progetti culturali e, dal 2011, gestisce gli spazi espositivi di Palazzo Tadea a Spilimbergo, oggi centro permanente dedicato alla scultura e alla memoria di Furlan.
Un percorso che continua a raccontare la storia di un artista visionario, capace di dare forma alla materia e di trasformare la scultura in un linguaggio universale di emozione, bellezza e umanità.