Anmic Pordenone, Carmelo Macauda eletto presidente. Triplicate le pratiche di invalidità in provincia
Anmic Pordenone, eletto Carmelo Macauda presidente. Triplicate le pratiche di invalidità, in forte aumento i casi oncologici.
PORDENONE – Con oltre 30mila pratiche di invalidità civile e 15mila utenti seguiti nella provincia, l’ANMIC di Pordenone si conferma un punto di riferimento fondamentale per la tutela e la rappresentanza delle persone con disabilità. Dati che, rispetto al 2019, risultano quasi triplicati, con un aumento esponenziale delle richieste da parte di pazienti oncologici, in particolare giovani.
Carmelo Macauda nuovo presidente Anmic Pordenone
L’assemblea congressuale degli iscritti si è tenuta sabato 25 ottobre nella sala Degan della Biblioteca Civica di Pordenone, dove è stato eletto il nuovo consiglio provinciale Anmic.
A guidarlo sarà Carmelo Macauda, eletto presidente insieme al vicepresidente Ezio Casagrande e al segretario provinciale Giovanni Buriola, che formano la giunta esecutiva.
Completano il consiglio Pietro Aragona, Piermario Cudini, Denis Gerotto e Roberto Stradiotto.
Durante i lavori, un sentito ringraziamento è stato rivolto a Roberto Trovò, commissario che negli ultimi quattro anni ha ampliato i servizi e rafforzato la rete di tutela dell’associazione a livello provinciale.
Triplicate le pratiche e aumentano le domande oncologiche
Secondo i dati forniti durante il congresso, presso la U.O. di Medicina Legale dell’INPS di Pordenone vengono oggi valutate circa 30.000 pratiche ogni anno, tra domande di primo riconoscimento, aggravamento e revisioni, relative a invalidità civile, handicap e collocamento mirato (Legge 68).
Un volume di lavoro quasi triplicato rispetto al 2019, che ha reso necessario l’aumento delle commissioni medico-legali giornaliere da due a tre.
Particolarmente significativo è l’incremento delle domande ex Legge 80, la corsia preferenziale per i pazienti oncologici, che registra una crescita tra le nuove generazioni, segnalando un trend sanitario e sociale preoccupante.
Il modello Pordenone e la riforma della disabilità
Le commissioni medico-legali di Pordenone, composte da due medici INPS e un medico di categoria ANMIC, rappresentano un modello di efficienza regionale.
Questa sinergia è considerata una best practice del Friuli Venezia Giulia, come sottolineato nel suo intervento dall’assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità del Comune di Pordenone, Guglielmina Cucci, la quale ha ricordato l’imminente attuazione della riforma della disabilità (Legge 227/2021) anche sul territorio provinciale.
Il ruolo del certificato medico nella nuova normativa
Un aspetto centrale della riforma è stato illustrato dal dottor Guido Lucchini, presidente provinciale e regionale dell’Ordine dei Medici (OMCeO), che ha evidenziato l’importanza della corretta compilazione del certificato medico introduttivo.
Con la nuova normativa, infatti, il certificato medico diventerà il documento chiave per il riconoscimento dello stato invalidante, sostituendo l’attuale domanda amministrativa.
Presenze istituzionali e associative
All’incontro, gremito di partecipanti, hanno preso parte numerosi rappresentanti delle associazioni di volontariato:
Mario Dal Passo, Consulta delle Associazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie della Provincia di Pordenone ODV
Daniela Mannu, Associazione Familiari Alzheimer Pordenone Onlus e Casa del Volontariato
Gianni Segalla e Franco Luchini, Ictus ODV
Vittorio Fulcro, Associazione Famiglie Diabetici
Alessia Tomè, Unione Italiana Ciechi
Tra le autorità intervenute, i saluti di Stefano Zavagno (assessore alle Politiche Sociali di Spilimbergo), Carlo Spagnol (sindaco di Sacile), Lucia Buna (consigliera regionale FVG, in rappresentanza del viceministro Vannia Gava), Markus Maurmair (presidente I Commissione permanente del Consiglio regionale FVG) e Carlo Bolzonello (presidente III Commissione Salute del Consiglio regionale).
Un impegno in continua crescita
L’ANMIC Pordenone, con i suoi 15mila utenti attivi, conferma il proprio ruolo di presidio di riferimento per le persone con disabilità nella Destra Tagliamento.
Un’associazione che non solo tutela i diritti dei cittadini fragili, ma promuove anche partecipazione, consapevolezza e inclusione sociale, in un territorio dove i numeri legati all’invalidità sono in costante aumento.