Assegnati i premi della 36ma Rassegna “Friuli Venezia Giulia Fotografia” organizzata dal CRAF
Spilimbergo (PN), giugno 2022 - La 36esima edizione della rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia parla di unicità. Il claim abbraccia le quattro mostre del festival e gli autori premiat...
Spilimbergo (PN), giugno 2022 - La 36esima edizione della rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia parla di unicità. Il claim #pezziunici abbraccia le quattro mostre del festival e gli autori premiati. Questo è soprattutto l’anno del primo Premio Young, riconoscimento che il CRAF, Centro Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, ha scelto di istituire per comunicare con la platea di giovani fotografi under 35.
Il premio sarà attribuito all’artista turco Ugur Gallenkus, autore dei celebri collages che compone utilizzando fotografie di altri autori digitalmente intersecate. Il risultato è straordinario ed efficace: “Attraverso la giustapposizione di fotografie diverse, l’autore rappresenta un mondo – afferma il presidente del CRAF Davide De Lucia – diviso tra benessere e povertà, pace e guerra, lacrime e sorrisi”. Le immagini hanno lo scopo di scuotere le coscienze e ricucire gli strappi delle ingiustizie cui soccombono molti uomini, vittime dei conflitti e ristrettezze.
L’inaugurazione della mostra Parallel Universes of War and Peace, che raccoglie 50 scatti dell’artista turco ed è realizzata in collaborazione con la Galleria la Nica di Roma (che rappresenta in Italia l’artista) si terrà il primo luglio a Palazzo Tadea a Spilimbergo alla presenza dell’autore: “È un grande onore – spiega il direttore del CRAF Alvise Rampini – portare in Italia questo incredibile talento”.
Le prossime edizioni del Premio Young saranno alimentate dai vincitori dell’Open Call che il Centro spilimberghese aprirà durante l’inaugurazione della mostra dedicata a Gallenkus: “È la prima edizione anche di questo contest – sottolinea De Lucia – più avanti ne sveleremo titolo e caratteristiche, ma siamo davvero felici di aver introdotto alcune novità al festival come segno di ulteriore apertura al mondo della fotografia”.
La rassegna del CRAF prosegue il 26 agosto con l’opening alla galleria Harry Bertoia a Pordenone della mostra Mosaici Scomposti di Maurizio Galimberti, autore cui il CRAF conferirà il Premio Friuli Venezia Giulia per un Autore Nazionale. Ideatore della Polaroid Collection Italiana e inventore della tecnica del mosaico fotografico, Galimberti racconta un secolo di storia e sport: 40 immagini iconiche degli ultimi cento anni in grande formato si presentano “frantumate” in tante piccole polaroid e ricomposte dall’autore che ne amplifica il significato: “Ritroviamo il ghetto di Varsavia, i ritratti di Che Guevara e Aldo Moro – afferma Rampini – le esplosioni nucleari e altre situazioni tragiche”. Il senso di questa “manipolazione” fotografica sta nel riconsiderare la storia, guardarci indietro per guardare avanti, lasciare ai giovani utili suggestioni per ricordare a piccoli “pezzi unici” cioè che ha segnato per sempre l’umanità.
“Le fotografie hanno grandi dimensioni, sovrastano lo spazio e ci parlano – sottolinea De Lucia –. Interagiscono con gli occhi di chi osserva e inevitabilmente prova a ricomporre l’immagine dai suoi mille dettagli scomposti”
Il festival chiude il programma con la mostra Photo Ark di Joel Sartore, Premio International Award of Photography 2022. Palazzo Tadea a Spilimbergo ospiterà dal 29 ottobre al 29 gennaio 2023 il progetto che l’autore ha realizzato con National Geographic. Sartore ha fotografato più di 15mila specie in tutto il mondo: “L’arca è il simbolo che ha scelto per salvare gli animali in via d’estinzione – spiega Rampini – sottraendoli all’indifferenza comune, con la speranza un giorno di ricostruire comunità naturali in piena salute”. La ricchezza più grande del pianeta sono le innumerevoli forme di vita che lo abitano: “Ogni fotografia ci mostra il valore che può essere perso per sempre – afferma De Lucia – e cattura l’unicità e l’espressività di ogni essere vivente”. Con i suoi magnifici ritratti agli animali a rischio Sartore ha ispirato molte persone, spingendole a fare qualcosa di concreto per preservare la biodiversità del pianeta: “Faremo anche visite guidate per le scuole di ogni ordine e grado – conclude – vogliamo che la fotografia parli ai ragazzi e sia un messaggio virtuoso per un futuro migliore”.
Resta aperta intanto fino al 4 settembre nella chiesa di San Lorenzo a San Vito al Tagliamento la mostra Un Tempo in Cina di Danilo De Marco, Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia per un autore regionale.