Sbloccati gli stipendi alla base di Aviano: pagati gli arretrati a oltre 400 dipendenti

Sbloccati gli stipendi arretrati dei dipendenti civili italiani della Base Usaf di Aviano dopo l’intesa sulla legge di bilancio Usa.

17 novembre 2025 15:55
Sbloccati gli stipendi alla base di Aviano: pagati gli arretrati a oltre 400 dipendenti -
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AVIANO (PN) – Sono stati accreditati gli stipendi arretrati ai 409 dipendenti civili italiani della Base Usaf di Aviano, rimasti senza la mensilità di ottobre a causa dello shutdown negli Stati Uniti. Il pagamento è stato sbloccato il 17 novembre, grazie all’intesa raggiunta sul bilancio federale Usa, che ha permesso di ripristinare i flussi necessari per garantire le retribuzioni.

La situazione: tre settimane senza stipendio

I lavoratori, impiegati in vari servizi e settori della base americana, avevano ricevuto la comunicazione del blocco all’inizio di ottobre, un fatto definito dagli stessi sindacati come senza precedenti. L’interruzione era legata alle dinamiche interne della politica statunitense, che durante lo shutdown aveva paralizzato molte procedure amministrative e finanziarie.

La Regione, per far fronte all’emergenza, aveva persino predisposto una misura tampone mettendo a disposizione prestiti a tasso zero tramite istituti bancari locali, così da permettere ai dipendenti di coprire le spese essenziali.

Sindacati soddisfatti ma cauti: intesa valida solo fino a gennaio

La notizia del pagamento è accolta positivamente, ma la preoccupazione resta alta. L’accordo che ha permesso di sbloccare gli stipendi ha infatti una durata limitata, fino al 30 gennaio, e il timore è che una nuova impasse negli Stati Uniti possa riprodurre la stessa situazione nei prossimi mesi.

Angelo Zaccaria della Uiltucs sottolinea:
«Positiva la notizia dello sblocco degli stipendi, anche se con quasi tre settimane di ritardo. È fondamentale capire perché sia successo questo blocco che non ha precedenti e fare in modo che non si ripeta a gennaio».

Il sindacalista ribadisce inoltre che, in base agli accordi bilaterali, i lavoratori italiani impiegati nelle basi statunitensi sul territorio nazionale dipendono dalla legislazione italiana e non da quella americana, motivo per cui un blocco del genere non dovrebbe potersi verificare.

Convocato il coordinamento nazionale

Per affrontare la questione e chiedere garanzie strutturali, è stato convocato un coordinamento nazionale a Roma per il 19 novembre, durante il quale Fisascat e Uiltucs torneranno a evidenziare le criticità emerse e a chiedere una gestione più stabile e sicura dei rapporti contrattuali con il personale italiano.

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