BANNIA si prepara a celebrare un evento di grande importanza: il centenario del suo amato campanile. Questo simbolo storico, che ha segnato la vita del paese per oltre un secolo, sarà al centro di una serie di festeggiamenti che culmineranno il 15 agosto. La celebrazione di questo importante traguardo non solo onora la memoria di un monumento emblematico, ma celebra anche la comunità che lo ha sostenuto e amato nel corso degli anni.
Un secolo di storia: le celebrazioni del centenario
Le celebrazioni per il centenario del campanile di Bannia hanno avuto inizio il 3 agosto e si concluderanno il 15 agosto. La Pro Loco Bannia ha organizzato una serie di eventi che hanno coinvolto l’intera comunità, dalle associazioni locali alle istituzioni. Una delle iniziative principali è stata la mostra fotografica allestita presso la Sala “Don Enzio Mior”, che ha attratto numerosi visitatori e ha offerto uno spaccato della storia del campanile attraverso immagini d’epoca.
Inoltre, è stata proiettata una puntata del video format “Bania, ‘l paeis a l’è uchì”, un progetto culturale realizzato dall’amministrazione comunale di Fiume Veneto e sostenuto da Arlef (Agenzia Regionale per la Lingua Friulana). Questo progetto, interamente in dialetto Baniòt, ha raccontato la storia della costruzione del campanile attraverso la partecipazione degli abitanti del paese, diventando un grande successo di pubblico.
Il programma del 15 agosto: un giorno di festeggiamenti e solennità
La giornata del 15 agosto rappresenterà il culmine delle celebrazioni. Il programma prevede un momento solenne alle 17:30 con la scopertura di una targa commemorativa alla presenza delle autorità e dei cittadini. Questo evento sarà seguito dalla Santa Messa, presieduta dal Vescovo Monsignor Giuseppe Pellegrini, e da una processione con l’immagine della Vergine Maria, che sarà accompagnata dal suono delle campane dell’Associazione Scampanotadôrs Furlans “Gino Ermacora”.
La celebrazione si concluderà con uno spettacolo pirotecnico alle 23:30, che illuminerà il cielo di Bannia per festeggiare questo significativo traguardo. Questo spettacolo rappresenta un omaggio alla storia e alla cultura del paese, offrendo un finale festoso a una giornata ricca di emozioni e significato.
La costruzione del campanile: un progetto che ha attraversato i decenni
La storia del campanile di Bannia è affascinante e ricca di significato. La costruzione del campanile ebbe inizio nel 1903, quando il parroco don Agostino Tassan avviò il progetto. I lavori iniziarono formalmente nell’autunno del 1906, con la posa delle fondamenta basate sul progetto dell’architetto Domenico Rupolo di Caneva. Tuttavia, il progetto subì interruzioni e riprese sotto la guida del nuovo parroco, don Domenico Ninzati, che riprese i lavori nel 1922. Finalmente, il campanile fu completato e inaugurato il 16 agosto 1924.
Con un’altezza di 55 metri fino alla croce, il campanile è diventato rapidamente un punto di riferimento cruciale per la comunità. Le campane, installate nel 1925, sono dedicate a San Pietro Apostolo, San Giuseppe e alle patronesse Ss. Perpetua e Felicita, e pesano complessivamente 3520 kg. Nonostante le difficoltà economiche del tempo, la comunità riuscì a saldare il debito per la costruzione, che ammontava a Lire 225’343, entro il 1929.
Il valore simbolico e culturale del campanile
Il campanile di Bannia è molto più di un semplice edificio; è un simbolo che rappresenta la storia e l’identità del paese. Non solo ha segnato i momenti religiosi e civili, ma ha anche svolto un ruolo cruciale nel mantenere coesa la comunità. I suoi rintocchi hanno segnato le ore e hanno servito da segnale in caso di emergenze, diventando un faro di guida per generazioni di abitanti.
La celebrazione del centenario del campanile non è solo un’occasione per festeggiare, ma anche un’opportunità per riflettere sull’importanza di questo simbolo nella vita di Bannia. Gli eventi organizzati hanno permesso alla comunità di riscoprire e celebrare il proprio patrimonio, consolidando ulteriormente il legame tra il campanile e le persone che lo considerano una parte fondamentale della loro storia e della loro vita quotidiana.