Il teatro come veicolo di storie, tradizioni e riflessioni contemporanee trova una delle sue espressioni più significative nello spettacolo “Ce crodistu di fâ?!”, realizzato dal Teatri Stabil Furlan in collaborazione con la Compagnia Pier21-Looewarden della Frisia. Questa produzione, che si è avvalsa del sostegno di enti prestigiosi quali la Fondazione Bon, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Fondazione Friuli e l’Ambasciata Olandese in Italia, ha riscosso un tale interesse da meritarsi un documentario in onda su Rai3 bis.
Una trasmissione che incanta e informa
Il 19 marzo, alle 21.20 su Rai3 bis (canale 810 del digitale terrestre), il pubblico avrà la possibilità di immergersi nella seconda parte di questo documentario, che getta luce non solo sullo spettacolo ma anche sul processo creativo e sul significato profondo di questa opera. La regista Arianna Zani, attraverso le interviste agli attori Federico Scridel e Carla Manzon, alla traduttrice Serena Fogolini, e al direttore artistico del TSF, Massimo Somaglino, offre agli spettatori una panoramica completa sul valore artistico e culturale dello spettacolo.
La rappresentazione: uno specchio dei tempi
“Ce crodistu di fâ?!” presenta la vita di un coltivatore diretto contemporaneo, confrontato con le sfide imposte dalla tradizione agricola e dalle complessità del mondo moderno, quali i cambiamenti climatici e le problematiche burocratiche e lavorative. Nonostante i temi profondi e attuali, lo spettacolo riesce a mantenere un equilibrio con momenti di leggerezza e ironia, creando un’esperienza teatrale ricca e variegata.
Un legame trans-europeo unico
La particolarità di “Ce crodistu di fâ?!” risiede anche nel suo essere frutto di una collaborazione trans-europea che unisce due culture minoritarie attraverso il linguaggio universale del teatro. La messinscena, fedele al progetto originale frisono e diretta dal regista Jos Thie, rappresenta un ponte culturale tra il Friuli e la Frisia, mostrando quanto due realtà apparentemente distanti possano trovare punti di contatto e dialogo attraverso l’arte.
Non solo TV: la fruizione online
Per chi non potesse assistere alla trasmissione televisiva, il documentario sarà disponibile anche online su RaiPlay, ampliando così le possibilità di accesso a questo importante contenuto culturale. La replica del documentario è prevista per venerdì 22 marzo, alle 21.40, sempre su Rai3 bis, offrendo un’ulteriore occasione per immergersi in questa esperienza unica.