I mercati moderni oggi sono altamente instabili e soggetti alle fluttuazioni e alle variazioni improvvise dettate da sconvolgimenti geopolitici e sociali. Alla luce di questa instabilità economica per un’azienda può risultare complicato assumere molti dipendenti a tempo indeterminato, proprio perché non si ha la certezza di poterli stipendiare in periodi di crisi o di stasi.
Bisogna però considerare anche il problema opposto: nei periodi di picchi lavorativi per le aziende può risultare difficoltoso assumere in tempi rapidi personale qualificato e dotato delle competenze necessarie.
Entrambi questi problemi possono essere risolti con tre parole: contratto di somministrazione. In questo tipo di inquadramento professionale l’agenzia per il lavoro assume un lavoratore e lo invia a svolgere l’attività lavorativa presso un’altra azienda. Proprio questa è una delle principali peculiarità del contratto: il lavoratore viene stipendiato dall’agenzia per il lavoro, ma di fatto svolge la sua missione presso un’azienda terza.
Chiarito questo concetto analizziamo meglio il contratto di somministrazione: vantaggi e svantaggi. Abbiamo raccolto le informazioni dalla pagina di Jobtech, un’autorevole agenzia per il lavoro che offre questa tipologia di servizio.
Le aziende possono gestire al meglio i picchi di lavoro ma anche i periodi di bassa produttività, potendo contare su personale qualificato ma senza doverlo assumere direttamente. Le agenzie per il lavoro mettono infatti a disposizione lavoratori con competenze avanzate per progetti specifici, senza però che le aziende si impegnino in contratti di lavoro a lungo termine. Tutte le questioni amministrative e burocratiche inoltre sono a carico dell’agenzia del lavoro, quindi le aziende possono sgravarsi da una serie di impegni.
Esistono anche delle criticità, come il rischio di un minor coinvolgimento da parte dei dipendenti nella cultura aziendale o una scarsa coesione tra i collaboratori all’interno del team. Facendo un confronto tra i pro e i contro della somministrazione del lavoro, sembra comunque che l’ago della bilancia penda decisamente a favore dei vantaggi.
Sono evidenti i vantaggi anche per i lavoratori, esperti e meno esperti. Giovani, neolaureati e persone in cerca di un primo impiego hanno l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro e avviare la loro carriere. Lavorare per diverse aziende inoltre consente di acquisire nuove competenze e conoscenze, arricchendo il proprio curriculum.
I lavoratori e le lavoratrici con maggiore esperienza possono svolgere il proprio mestiere in più contesti, cosa che aumenta per loro la probabilità di un’assunzione a tempo indeterminato. E ancora hanno gli stessi diritti dei lavoratori dipendenti, compresi lo stipendio, le ferie, le malattie e i contributi previdenziali.
L’instabilità lavorativa e la mancanza di integrazione aziendale potrebbero rappresentare degli svantaggi, rendendo più complessa la pianificazione a lungo termine della propria vita personale e professionale.
Anche in questo caso si tratta però di problemi che sembrano facilmente superabili, soprattutto alla luce dei vantaggi tangibili che offre la somministrazione di lavoro.