PORDENONE — Una coppia di Pordenone è finita in un vero e proprio incubo burocratico e finanziario. La vicenda ha inizio quando i due coniugi vengono avvicinati da un agente immobiliare che, con modi cortesi e rassicuranti, gli propone una valutazione gratuita dell’appartamento, presentandola come un gesto amichevole e privo di obblighi. La coppia, spinta dal desiderio di cambiare casa, accetta senza sospettare nulla.
Quando si rendono conto dell’errore commesso, tentano di avvalersi del diritto di recesso
Invece, quello che sembrava un semplice scambio di informazioni si è rivelato essere un vero e proprio contratto vincolante. I due proprietari hanno apposto le loro firme su un mandato in esclusiva, della durata di un anno, che prevedeva un compenso di 7mila euro più Iva anche in caso di mancata vendita.
Quando la coppia ha deciso di annullare l’appuntamento con il fotografo incaricato di preparare l’annuncio, si è trovata davanti a una risposta ferma e decisa: il contratto era ormai valido.
I coniugi hanno provato a esercitare il diritto di recesso previsto dal codice del consumo, che consente di ritirarsi entro 14 giorni dai contratti firmati fuori dai locali commerciali. Tuttavia, nonostante la comunicazione scritta, non hanno ricevuto alcun riscontro dall’agenzia.
Nel frattempo, l’agente ha continuato a telefonare, ricordando l’obbligo di pagare una penale corrispondente al 70% della provvigione pattuita, più Iva.
L’intervento di Adoc
Grazie al supporto di Adoc, associazione che si occupa della tutela dei consumatori, il caso è stato finalmente preso in carico. L’intervento formale dell’associazione ha permesso di bloccare il pagamento e di avviare una procedura per annullare il contratto.