PORDENONE – Stimolare l’empatia nei confronti delle persone malate di demenza o Alzheimer, abbattere stigma e pregiudizio, ma anche fornire elementi concreti a livello formativo per i caregiver familiari e professionali. Sono gli obiettivi generali della partecipazione della Cooperativa sociale Itaca ad un tour in 7 tappe che inizierà il 23 e 24 settembre all’interno dell’Alzheimer Fest a Cologno al Serio (Bg), all’interno dell’evento Itaca presenterà “Il Silenzio delle Demenze”, percorso esperienziale che consentirà ai partecipanti di sperimentare sulla propria pelle cosa significhi realmente essere malati di una qualche forma di demenza.
Le partecipazioni proseguiranno poi a Latisana il 5 ottobre con il convegno “Demenze e Alzheimer”, evento che sarà replicato a San Giorgio di Nogaro il 27 ottobre e successivamente a Marano Lagunare, a Treviso il 12-13 ottobre con la partecipazione a “50 sfumature di cura 2023”, a Sacile il 28 ottobre fino al 12 novembre e a Bologna il 30 novembre con la presenza al Forum della Non Autosufficienza.
L’aumento progressivo dell’aspettativa di vita unitamente a quello del numero di persone anziane con diagnosi di demenze richiede risposte sempre più consapevoli e attente alle necessità di assistenza e cura. Tale richiesta d’aiuto rappresenta una sfida per i sistemi culturali familiari e sociosanitari, che non sempre sono pronti ad affrontarla.
IL PROGRAMMA
“IL SILENZIO DELLE DEMENZE”, COLOGNO AL SERIO 23-24 SETTEMBRE, in collaborazione con la Fondazione Vaglietti.
Spesso, le difficoltà incontrate dalla persona malata di demenza o Alzheimer vengono descritte attraverso i nomi dei sintomi, ma difficilmente si hanno il tempo e l’opportunità di sperimentare sulla propria pelle cosa significhi realmente essere malati di una qualche forma di demenza, quale effetto fa.
Se con il termine “dispercezione” intendiamo una alterazione della facoltà di percepire, di acquisire mediante i sensi informazioni su se stessi e il mondo che ci circonda (cit. Treccani), accedendo alla Stanza proposta da Itaca le persone potranno affrontare il laboratorio esperienziale “Il Silenzio delle Demenze”, spazio formativo che permetterà ai partecipanti di confrontarsi personalmente e di vivere in prima persona le complessità vissute quotidianamente dai malati che soffrono di distorsioni percettive.
DESTINATARI. L’esperienza si rivolge a principalmente a caregiver professionali come il personale sociosanitario, addetti ai servizi di assistenza e cura, ai caregiver informali come i familiari, volontari, badanti, ma anche a semplici cittadini curiosi di affrontare un’esperienza diversa dal solito.
OBIETTIVI. Gli obiettivi sono molteplici, a partire dallo stimolare maggiore empatia nei confronti degli anziani fragili attraverso l’esperienza in prima persona. Tra questi vi è la volontà di favorire il processo formativo dei caregiver professionali e familiari, diventando uno spunto di riflessione molto coinvolgente. Attraverso la Stanza della dispercezione l’idea è di stimolare la relazione dei partecipanti verso la persona con diagnosi di demenza, indirizzandola verso una maggiore umanità e consapevolezza, la cui assenza può essere spesso causa di atteggiamenti frutto di pregiudizio, svalutazione o superficialità. La scelta di una proposta esperienziale va nella direzione di stimolare un approccio di cura etico e rispettoso della dignità umana a tutela delle fragilità.
METODOLOGIA. Ogni percorso sarà guidato da una figura professionalmente specializzata nella relazione di cura e indirizzata a stimolare il senso di inadeguatezza e frustrazione, spesso vissute dalle persone con diagnosi di demenza. Il percorso laboratoriale sarà gestito da quattro psicologhe specializzate della Cooperativa Itaca, Federica Battistiol, Laura D’Ospina, Anna La Diega e Jlenia Zilli, che fungeranno da trainer dell’esperienza.
LE TAPPE DEL PERCORSO ESPERIENZIALE. Dieci le tappe previste, ciascuna delle quali affronterà una distorsione o difficoltà specifica. I vissuti allucinatori, le difficoltà di memoria e visiva e la sensazione di inadeguatezza saranno costantemente stimolati durante il percorso. La durata complessiva del training è di circa 20 minuti, comprensivi della compilazione dei questionari all’ingresso e all’uscita. Ogni trainer potrà accompagnare l’esperienza di due partecipanti per volta, a conclusione del percorso ci potrà essere un momento di confronto per agevolare l’elaborazione dell’esperienza, riconducendola al proprio vissuto lavorativo e/o di vita.
ORGANIZZAZIONE DELLA STANZA. La Stanza della Dispercezione sarà di circa 20 mq, senza luce esterna, insonorizzata, con la possibilità di ottenere un percorso a ferro di cavallo lungo tutto il perimetro. All’interno anche un tavolo da pranzo, un mobile per la tv, un tavolo con specchio e qualche componente di arredo casalingo come un comò/cassettiera su cui appoggiare delle vecchie foto, o ancora un attaccapanni, per avvicinare la stanza a una dimensione familiare.
“DEMENZE E ALZHEIMER”, LATISANA 5 OTTOBRE, in collaborazione con Servizio sociale dei Comuni Ambito territoriale Riviera Bassa Friulana, Comune di Latisana, Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, Associazione Alzheimer Basso Friuli e Veneto Orientale odv ets, Asp Giovanni Chiabà.
Il convegno recita come sottotitolo come diventare cura per migliorare assistenza, servizi e qualità della vita delle persone e delle loro famiglie. Previsto il 5 ottobre dalle 17 alle 19.30 nella ex Stazione ippica in via Beorchia 22 a Latisana, l’evento si aprorà con il saluto di Lanfranco Sette, presidente dell’Assemblea dei sindaci dell’Ambito territoriale Riviera Bassa Friulana.
INTERVENTI. “I servizi sociali e sanitari territoriali in rete. I riferimenti per la salute delle persone che convivono con la demenza dei loro familiari”, dott.ssa Elena Revelant, direttrice Distretto sociosanitario Agro Aquileiese – SC Cure primarie; dott.ssa Sara Passador, direttrice ad interim Distretto sociosanitario Riviera Bassa Friulana; coordinatrice area adulti anziani; Ssc Ambito territoriale Riviera Bassa Friulana.
Interventi formativi: “Malattia di Alzheimer e altre demenze. Aspetti diagnostici, clinici e terapeutici”, dott. Marco Zaramella, responsabile clinico Rsa, Hospice d.o. Latisana, Ambulatorio neurologico Ospedale di Latisana-Palmanova dell’AsuFC; “Le terapie psicosociali. Strategie di intervento per contenere gli effetti delle demenze”, dott.ssa Sabrina Degano, terapista occupazionale, Cooperativa sociale Itaca.
Presentazione dei riferimenti: “L’offerta di interventi e servizi semiresidenziali a favore delle persone con demenza”, dott.ssa Carla Papparotto, direttore Area sanitaria e socioassistenziale Asp Giovanni Chiabà, San Giorgio di Nogaro.
L’Associazione Alzheimer Basso Friuli e Veneto Orientale odv ets: interviene la presidente Ausilia Maria Zuppichin “Con-vivere con una malattia neurodegenerativa”, testimonianze arricchite da interventi dei relatori.
L’evento sarà replicato a San Giorgio di Nogaro il 27 ottobre e in data successiva a Marano Lagunare.
“50 SFUMATURE DI CURA 2023”, TREVISO 12-13 OTTOBRE, convegno promosso da Israa Treviso all’Auditorium Fondazione Cassamarca in piazza delle Istituzioni 7 a Treviso. Nel corso della due giorni Itaca sarà presente con una testimonianza sul lavoro di cura nel corso della giornata di apertura il 12 ottobre dalle 9.30 alle 13 “Perché facciamo questo lavoro? Il lavoro di Cura e i lavoratori della Cura”.
Servizio sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo e Cooperative sociali Itaca, Acli e Fai, presentano un doppio evento a SACILE. Il 28 OTTOBRE dalle 10 alle 12 a Palazzo Ragazzoni “INCONTRO CON L’AUTORE”, Marco Trabucchi, presidente dell’Associazione Italiana di Psicogeriatria e past president della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, presenterà il libro “Aiutami a ricordare. La demenza non cancella la vita”, modera l’intervista la dott.ssa Silvia Vettor, interviene per il Servizio sociale dei Comuni Livenza Cansiglio Cavallo la dott.ssa Katia Flora Pantarotto.
Al termine della presentazione dalle 12.30 l’inaugurazione della mostra “OGNI VITA È UN CAPOLAVORO”, rassegna di quadri e ritratti ispirati ai grandi capolavori dell’arte mondiale dal 1400 ad oggi, interpretati dagli ospiti delle residenze Israa Treviso. L’esposizione resterà aperta dal 29 ottobre al 12 novembre nella Sala Caminetto di Palazzo Ragazzoni, un evento che vuole emozionare e trasmettere un grande senso di umanità, mostrando come la vita, anche quando insorge una malattia come l’Alzheimer, non perda il suo valore, rimanendo un capolavoro degno di essere raccontato, non solo a parole. Realizzata con il contributo di Israa Treviso e patrocinata dal Comune di Sacile, l’esposizione sarà visitabile il giovedì dalle 9 alle 12, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20.
BOLOGNA, FORUM DELLA NON AUTOSUFFICIENZA, 29-30 NOVEMBRE, Itaca presenterà “Il gusto dell’esperienza” il 30 novembre dalle 14 alle 17 con Maria Marzullo, responsabile Area anziani residenziale e territoriale, Laura D’Ospina, psicologa.
IL PROGETTO “IL GUSTO DELL’ESPERIENZA”. Numerosi studi condotti sullo stress traumatico secondario e il burnout, manifestati da operatori sanitari e caregiver, dimostrano che l’auto-compassione rappresenta una risposta che agevola un ADATTAMENTO RESILIENTE alle difficoltà della vita e della vita lavorativa nello specifico.
“Il gusto dell’esperienza” è un progetto per sostenere gli operatori sanitari che nasce durante la pandemia e che continua ad avere favorevole riscontro, stimolando nei partecipanti riflessioni utili a conoscersi attraverso il BELLO, il PIACERE e la propria esperienza di vita e lavorativa, permettendo di ri-conoscersi nell’esperienza dell’altro.
AZIONI. Il laboratorio offre la possibilità di sperimentarsi in una COMUNICAZIONE EFFICACE attraverso l’esperienza e la sua condivisione nel qui ed ora. Si inizia dalla complessità dell’ESPERIENZA ARTISTICA per passare alla più “semplice” e diretta EVOCAZIONE PERCETTIVA ED EMOTIVA. La condivisione dei vissuti consente di sperimentare “sul campo” le regole di una sana comunicazione e attraverso il gioco della RICERCA ESPRESSIVA DEL PROPRIO GUSTO, le emozioni diventeranno concrete e condivisibili, evidenziando l’intrinseca ambivalenza dell’essere simili per tutti e, per ognuno, uniche.
OBIETTIVI. Il progetto è finalizzato a ridurre il rischio stress lavoro correlato, proporre e facilitare una comunicazione efficace e sana, conoscere informazioni di base e storiografiche su alcune famose opere d’arte, acquisire e sperimentare forme alternative di formazione e comunicazione.
IL PERCORSO. Il percorso si articola in 4 moduli, ciascuno dei quali affronta una tematica specifica, per un gruppo totale di massimo 30 persone suddivisi in 2 gruppi di massimo 15 partecipanti. I moduli diversamente articolati nei sottogruppi sono: 1. Presentazione dell’opera d’arte; 2. Condivisione dell’esperienza e riflessione sull’intreccio di vissuti ed emozioni per ogni partecipante; 3. Presentazione di gusti, cibi e profumi; 4. Condivisione delle esperienze legate alle “degustazioni” e sperimentazione dell’efficacia di un attento scambio di feedback.
DESTINATARI. Oss, assistenti sociali, educatori, caregiver, dirigenti e figure manageriali e di coordinamento, fisioterapisti, terapisti occupazionali, medici/geriatri, psicologi, logopedisti.