Un nuovo racconto per le terre alte
Si è inaugurato il ciclo di incontri Dolomiti Mountain School 2025 a Tramonti di Sopra, con una discussione sulle trasformazioni demografiche e culturali nelle comunità montane. L’evento, dal titolo “Fughe, ritorni e aspettative: come cambia la popolazione”, ha offerto uno spazio di confronto tra esperti, amministratori e cittadini, con l’obiettivo di ridefinire il ruolo della montagna come luogo di opportunità e innovazione, non solo di abbandono.
Esperienze concrete e impegno locale
Secondo l’architetto Moreno Baccichet, è essenziale cambiare il modo di narrare le terre montane, evitando di considerarle solo come aree in declino. L’architetto Ivan Provenzale ha condiviso un esempio pratico di rigenerazione territoriale a Tramonti di Sopra, sottolineando l’importanza dell’azione concreta e dell’impegno collettivo. Anche l’architetto Antonio Pisanò ha presentato un approccio innovativo, evidenziando come ospitalità, design e impresa sociale possano contribuire a trovare soluzioni creative alla crisi.
Il ruolo della comunità e delle amministrazioni
La sindaca Patrizia Del Zotto ha evidenziato l’importanza di iniziative come la Dolomiti Mountain School nel valorizzare la vita in montagna e sottolineare il dinamismo e la vitalità delle comunità montane. Anche se ci sono sfide da affrontare, la montagna offre una qualità di vita unica e in continua evoluzione, come dimostra il saldo demografico positivo registrato l’anno precedente.
Prossimi appuntamenti della Dolomiti Mountain School 2025
Il percorso culturale dedicato alle terre alte continuerà con una serie di incontri gratuiti e aperti al pubblico, focalizzati su temi come la salute, la musica e la trasformazione dei rifugi. La Dolomiti Mountain School è promossa dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia in collaborazione con diverse istituzioni e associazioni del territorio.