Gli artigiani edili di Confartigianato Fvg hanno eletto all’unanimità il loro nuovo capocategoria, che resterà in carica per i prossimi quattro anni: è Paolo Dri, amministratore delegato dell’azienda Di Betta e attuale vicepresidente della Sezione Piccole e Medie Imprese di Confartigianato Udine. Succede al pordenonese Alessandro Zadro. Con lui eletto all’unanimità anche il vicepresidente, Maurizio Decli della Decli srl e attuale capocategoria della provincia di Trieste.
«Sono grato a tutti i colleghi per la fiducia che hanno riposto in me e per la compattezza che hanno dimostrato. Auspico che sia espressione di uno spirito di una collaborazione sempre più stretta tra tutte le consociate territoriali per una solida unità d’intenti». Dri analizza i punti di forza e le criticità del settore in una prospettiva regionale e guardando al futuro: «Il lavoro c’è e continuerà ad esserci, almeno nel medio periodo, perché il Pnrr sta portando sul territorio molte commesse – premette -. Stiamo però facendo i conti con una cronica mancanza di personale e questo aspetto è destinato a confermarsi nei prossimi anni. Anzi, ad acuirsi». Per questo, sottolinea il neo capocategoria degli Edili di Confartigianato Fvg, «tra le opzioni possibili per dare una risposta a questa carenza, oltre a incentivare i nostri giovani, vi è la creazione di scuole di formazioni all’estero dove la manualità è ancora esercitata e lavori come quelli in edilizia hanno un appeal. Ciò consentirebbe di investire su persone davvero interessate a questa occupazione, che poi troverebbero impiego nella nostra regione».
Per un comparto che ha vissuto gli ultimi anni con trend in crescita, Dri vede ora la necessità di una strategia congiunta, anche a livello di filiera, per affrontare senza soccombere la mole di burocrazia richiesta per i lavori connessi ai finanziamenti europei. «Le procedure del Pnrr sono estremamente complesse, rappresentano un ulteriore aggravio per le nostre imprese – sottolinea – e tutta la filiera rischia di non essere sufficientemente preparata per affrontarla. Occorre un lavoro sinergico tra associazioni di categoria e istituzioni per la formazione e il supporto necessari».
Al 30 settembre 2023, in Friuli-Venezia Giulia il settore edile artigiano (al netto degli impiantisti) conta 8.332 sedi d’azienda con 13.661 addetti. Nella suddivisione territoriale, in provincia di Gorizia ci sono 787 imprese con 1.291 addetti, a Pordenone 2.035 imprese con 3.310 addetti, a Trieste 1.708 aziende e 2.837 addetti, a Udine 3.802 aziende con 6.223 addetti. Dal 2020, anno di attivazione del Superbonus, in regione si sono registrate 2.797 iscrizioni di imprese edili e 1.978 cessazioni non d’ufficio, con un saldo positivo di 819 aziende.