"Spiegate cosa avete fatto la scorsa settimana": Elon Musk scrive ai dipendenti della base di Aviano

Musk invia una richiesta di resoconto settimanale ai dipendenti federali, inclusi quelli italiani delle basi Usa in Italia. Sindacati chiedono chiarimenti.

05 marzo 2025 15:46
"Spiegate cosa avete fatto la scorsa settimana": Elon Musk scrive ai dipendenti della base di Aviano -
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AVIANO (PORDENONE) - Il 3 marzo, i dipendenti civili della base di Aviano hanno ricevuto un'email da parte del Dipartimento per l’Efficienza del Governo degli Stati Uniti (Doge), che chiedeva loro di inviare un report dettagliato delle attività svolte nell'ultima settimana. La comunicazione, arrivata a seguito di una direttiva di Elon Musk, ha suscitato sorpresa e preoccupazione tra i destinatari. La richiesta è stata preceduta da un memorandum del segretario della difesa, Pete Hegseth, che ha confermato che anche i dipendenti civili dovevano rispondere entro 48 ore, senza fornire informazioni sensibili o classificate.

Le preoccupazioni dei sindacati e le prime risposte

I sindacati locali si sono immediatamente attivati per rispondere alle preoccupazioni dei dipendenti, molti dei quali si sono chiesti se fosse obbligatorio rispondere, considerando che la legislazione italiana si applica al personale civile. Inizialmente, alcuni dipendenti italiani avevano ricevuto conferma che non erano tenuti a rispondere, ma successivamente è arrivato il contrordine. I sindacati hanno deciso di coinvolgere anche le sedi nazionali per avviare un confronto ufficiale con le autorità statunitensi, dato che la direttiva coinvolge tutte le basi militari Usa in Italia.

Un confronto urgente con le autorità italiane e statunitensi

I rappresentanti sindacali di Aviano e Vicenza, tra cui Aurora Blanca di Fisascat Cisl e Emilio Fargnoli di Uiltucs, hanno sollevato la questione a livello nazionale, chiedendo un incontro con le autorità italiane per chiarire le modalità di risposta alle richieste di Musk. La richiesta di inviare una relazione settimanale, pur se comune per i dipendenti federali, non sembra applicabile per i dipendenti italiani, creando quindi un conflitto legale e operativo da risolvere al più presto.

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