Il ruolo dell’innovazione e delle competenze nel Friuli Venezia Giulia
Udine, 22 dicembre – Nell’attuale contesto di rapida evoluzione del mondo del lavoro a causa della digitalizzazione dei processi produttivi, l’assessore regionale alla Formazione Alessia Rosolen mette in luce l’importanza di investire in innovazione tecnologica e nello sviluppo delle competenze per affrontare le trasformazioni in corso nel Friuli Venezia Giulia.
Le Linee guida approvate dalla Giunta per l’istituzione delle filiere formative tecnologiche-professionali a partire dall’anno formativo 2025/2026 offriranno ai giovani in uscita dagli istituti secondari di primo grado l’opportunità di accedere a percorsi quadriennali altamente professionalizzanti, collegati a specifiche filiere produttive e con la prospettiva di continuare verso gli ITS Academy o di entrare direttamente nel mondo del lavoro.
Rosolen ha evidenziato che la collaborazione con i Cluster e la consultazione con le scuole e gli enti di formazione sono state fondamentali per definire filiere coerenti su tutto il territorio e ridurre il divario tra le competenze richieste e disponibili. Il modello regionale, basato su filiere regionali e campus formativi, punta a valorizzare i giovani talenti incoraggiandoli a optare per percorsi formativi in linea con le esigenze delle filiere produttive regionali.
L’offerta formativa si estende su tutto il territorio regionale e comprenderà otto filiere: metalmeccanica e meccatronica, energia, servizi commerciali, edilizia, servizi digitali, turismo, agroalimentare e logistica. Ogni filiera coinvolgerà almeno un Its Academy, un istituto tecnico o professionale e un ente di formazione che offrirà corsi IeFP, creando veri e propri campus formativi sul territorio.
Rosolen ha sottolineato che il Friuli Venezia Giulia è una delle prime Regioni in Italia a avviare una sperimentazione così completa, che consentirà di offrire una programmazione chiara e di qualità per studenti, scuole e imprese già dal prossimo anno scolastico.
ARC/EP