Una seconda vita per i teli da mare dismessi: a Lignano nascono le "Friulane Circolari"
A Lignano nascono le Friulane Circolari: teli da spiaggia dismessi diventano scarpe sostenibili grazie alla collaborazione tra RE49 e Società Lignano Pineta.


LIGNANO SABBIADORO (UD) – Una seconda vita per i teli da mare dismessi: nasce così il progetto delle Friulane Circolari, una collezione di calzature artigianali che unisce stile, tradizione e sostenibilità, frutto della collaborazione tra la Società Lignano Pineta e RE49, eccellenza friulana della moda circolare.
Un progetto che nasce dalla visione comune di un futuro più sostenibile
In un momento storico in cui la crisi ambientale impone nuove direzioni, la moda circolare diventa protagonista. È proprio in questo contesto che si inserisce la sinergia tra RE49 e la Società Lignano Pineta, già impegnata in una gestione responsabile dei materiali usati in spiaggia.
Dopo aver donato i primi teli degli ombrelloni dismessi, si è deciso di recuperare anche i teli dei materassini usati sui lettini balneari, trasformandoli in scarpe sostenibili dalla forte identità territoriale.

Le Friulane Circolari: artigianato, design e recupero creativo
e nuove Friulane Circolari, presentate ufficialmente al PalaPineta, fanno parte della Linea Mare 2025 e rappresentano l’anima di un territorio che sa innovarsi nel rispetto della propria cultura artigiana.
Colorate, leggere e traspiranti, mantengono la classica forma avvolgente delle friulane tradizionali, oggi reinterpretate in chiave contemporanea grazie all’utilizzo di materiali recuperati.
Ogni paio racconta una storia doppia: quella del recupero creativo di materiali che altrimenti sarebbero finiti tra i rifiuti, e quella di una tradizione calzaturiera che nasce nelle valli friulane e si afferma oggi come icona di stile.

La storia delle friulane: dalle case di Carnia alle passerelle di oggi
Le friulane, dette anche furlane, scarpets o babusse, nascono come calzature popolari, realizzate artigianalmente con materiali poveri e di recupero. Erano le scarpe della festa per le donne friulane dell’Ottocento, confezionate in famiglia con sacchi di juta, copertoni di bicicletta e ritagli di stoffa.
La loro diffusione raggiunse anche Venezia, dove furono adottate dai gondolieri per via della suola antiscivolo che non danneggiava il legno delle gondole.
Oggi tornano protagoniste nella moda come simbolo di comfort, eleganza essenziale e sostenibilità, sempre più apprezzate in contesti urbani e internazionali, in un equilibrio perfetto tra heritage e innovazione.

Il valore dell’economia circolare nel turismo balneare
L’iniziativa delle Friulane Circolari dimostra che anche nel settore turistico è possibile ripensare l’economia in chiave sostenibile. I teli da spiaggia, anziché diventare scarto, vengono rigenerati attraverso la filiera artigianale locale, in un ciclo virtuoso che valorizza il territorio e riduce l’impatto ambientale.
“Fare moda rispettando il pianeta e raccontando la nostra storia”: questa è la filosofia condivisa da RE49 e Società Lignano Pineta, che trasformano il concetto di rifiuto in risorsa, dimostrando come la bellezza possa nascere anche da ciò che è stato dismesso.
Un passo avanti verso il futuro
Con questo progetto, Lignano Pineta e RE49 non solo promuovono una nuova idea di moda, ma rilanciano anche un messaggio culturale: guardare al passato per costruire un futuro più giusto e consapevole.
Le Friulane Circolari sono un invito a camminare in questa direzione, un passo sostenibile che parte dalla sabbia e arriva lontano, fino alle passerelle e agli armadi di chi cerca valore, storia e responsabilità in ciò che indossa.