Evadono dal carcere di Bolzano, un detenuto già fermato: in corso le ricerche del 19enne tunisino

BOLZANO – Due detenuti sono riusciti a fuggire dalla casa circondariale di Bolzano grazie a un binomio favorevole: una impalcatura installata nei pressi dell’istituto e l'assenza di controlli in quel momento.

La fuga è avvenuta nel pomeriggio di ieri, 17 agosto, e ha visto protagonisti un cittadino marocchino di 30 anni e un giovane tunisino di 19 anni.

Secondo quanto riferito dai sindacati della Polizia penitenziaria, il tratto di muro di cinta utilizzato per l’evasione non era presidiato a causa della cronica mancanza di personale.

De Fazio: "Disfatta del sistema carcerario italiano"

Il segretario generale di Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio, ha denunciato con durezza la situazione, definendola “l’ennesima disfatta del sistema carcerario italiano”. Il sindacalista ha ricordato come le carceri del Paese siano segnate da suicidi, violenze, traffici illeciti e gravi carenze strutturali che ne compromettono la funzione rieducativa.
De Fazio ha sottolineato che quanto accaduto a Bolzano rappresenta solo un tassello di un problema ben più ampio, che coinvolge la quasi totalità degli istituti penitenziari italiani.

Il carcere di Bolzano, pur essendo di piccole dimensioni, ospita 98 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 88 posti. A questo si aggiunge una drammatica mancanza di agenti di polizia penitenziaria: sono soltanto 63 gli operatori assegnati, mentre il fabbisogno reale supererebbe le 130 unità.
Una carenza del 54% che, secondo il sindacato, contribuisce a rendere la gestione delle strutture ancora più precaria e rischiosa.

Fermato a Merano il 30enne marocchino, resta latitante il 19enne tunisino

L’allarme è scattato intorno alle 16:00 di ieri pomeriggio, subito dopo la fuga. Nel corso della serata, il trentenne marocchino è stato fermato a Merano e riportato in custodia.

Restano invece senza esito, almeno per il momento, le ricerche del 19enne tunisino, tuttora in fuga.