Il gruppo Gedi, di proprietà della Exor di John Elkann, ha annunciato di aver ricevuto un’offerta di acquisto dalle testate locali Corriere delle Alpi, Mattino di Padova, Messaggero Veneto, Nuova di Venezia e Mestre, Il Piccolo, Tribuna di Treviso e Nordest Economia da parte della banca Finint, agente promotore e sottoscrittore diretto.
La Finint agisce per conto di una nuova società, che include Alessandro Banzato (Acciaierie Venete), Enrico Carraro (Gruppo Carraro), Federico Dè Stefani (Sit Group), le famiglie Nalini (Gruppo Carel) e Zanatta (Tecnica Group), e Videomedia (società attiva nel campo televisivo con TvA e TeleChiara). Le parti hanno iniziato le negoziazioni in esclusiva e procederanno alla due diligence, oltre alla predisposizione e discussione dei documenti contrattuali che disciplineranno l’operazione. La stipula dell’accordo, condizionata al buon esito delle trattative, è prevista entro il prossimo mese di giugno.
Il presidente di Banca Finint, Enrico Marchi, ha commentato positivamente l’iniziativa, esprimendo la propria soddisfazione per la partecipazione di una compagine azionaria estremamente qualificata e annunciando la volontà di coinvolgere anche rappresentanti della miglior imprenditoria del Friuli Venezia Giulia.
Secondo Marchi, le testate locali sono un asset di straordinaria importanza per la comunità triveneta e la nuova società si propone di dar loro voce sempre più estesa e autorevole anche sul piano nazionale, con un Gruppo improntato all’informazione multimediale. Le redazioni giornalistiche, quindi, costituiscono il fulcro fondamentale del progetto di sviluppo, da valorizzare e integrare nel lungo periodo.
Tuttavia, questa notizia non piacerà sicuramente ai giornalisti del gruppo Gedi, che a febbraio hanno scioperato contro la prospettiva della vendita non solo delle testate locali ma anche di Repubblica e Stampa. L’amministratore delegato Maurizio Scanavino aveva infatti fatto sapere di valutare “proposte di vendita di singole testate o gruppi di esse” e che un perimetro di ‘intoccabili’ sostanzialmente non esiste.