Il pesce del Friuli VG: un alimento ricco di nutrienti e sostenibilità
Il 16 ottobre segna la Giornata mondiale dell’alimentazione, un evento istituito dalla Fao nel 1980, che quest’anno ribadisce come "Cibo" rappresenti diversità, nutrizione, disponibilità e sicurezza....
Il 16 ottobre segna la Giornata mondiale dell’alimentazione, un evento istituito dalla Fao nel 1980, che quest’anno ribadisce come "Cibo" rappresenti diversità, nutrizione, disponibilità e sicurezza. In questo contesto, il pesce allevato in Italia, e in particolare nel Friuli Venezia Giulia, risalta per le sue qualità, come sottolineato da Pier Antonio Salvador, presidente dell’Api, l’Associazione dei Piscicoltori di Confagricoltura.
Crescita dei consumi di pesce
«Nella nostra regione - ricorda Salvador - sono attive circa 400 aziende che raccolgono e producono oltre 12.000 tonnellate di pesci e molluschi, commercializzati nel mercato locale, nazionale ed europeo». In effetti, il comparto del pesce ha registrato un incremento dei consumi, con un +5,5% negli ultimi anni. I pesci provenienti dal Friuli VG si distinguono per le loro eccellenti caratteristiche organolettiche. Sono ricchi di Omega-3 e vitamina D, molto digeribili, tanto che già a partire dall’ottavo mese un bambino è in grado di assimilarli. Inoltre, il loro contenuto di colesterolo è molto basso, fornendo circa un centinaio di calorie per ogni 100 grammi, rendendoli così un alimento dietetico ideale per sportivi e anziani.
Tracciabilità e sicurezza alimentare
Da diverso tempo, come Api, ci stiamo battendo affinché al consumatore venga garantita l'origine del prodotto, non solo nei supermercati, dove è già obbligatoria, ma anche nei ristoranti, dove spesso mancano le informazioni sul pesce scelto e le garanzie di tracciabilità. «L’indicazione dell’origine del prodotto valorizzerebbe l’acquacoltura regionale e italiana - prosegue Salvador - che ha i più elevati standard di sicurezza alimentare e salubrità, grazie al costante lavoro delle imprese del comparto in termini di innovazione e certificazione della sostenibilità». Conoscere e riconoscere l’origine del prodotto diventa, quindi, fondamentale per l’educazione alimentare del consumatore, il quale, spesso, ignora che la nostra regione è la principale allevatrice italiana di trote, con una produzione annuale di 9.800 tonnellate e un valore alla produzione di 38 milioni di euro.
Educare le nuove generazioni al consumo di pesce
È necessario educare le nuove generazioni a mangiare il nostro pesce. Un esempio di successo è rappresentato dal medaglione di trota, realizzato da alcuni associati friulani, che ha riscosso entusiasmo tra i più piccoli. Anche le uova di trota e i prodotti affumicati di trota e salmerino, sempre prodotti in regione, sono già ampiamente utilizzati nelle migliori cucine locali e oltre. Questi prodotti vengono spesso abbinati ai vini regionali durante le degustazioni, molto apprezzate, organizzate da Confagricoltura Fvg in occasione della recente edizione di FriuliDoc.
L'impegno di Api per un futuro sostenibile
Come Api - conclude il presidente Salvador - l’impegno che ci siamo assunti con gli associati è quello di far conoscere i loro prodotti, vere e proprie eccellenze culinarie, attraverso varie manifestazioni, ma anche di far comprendere dove il pesce viene allevato, garantendo la massima sostenibilità dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. «Se ci sarà un forte impulso allo sviluppo dell’acquacoltura, fornendo a questa attività agricola più spazio e garantendo una maggiore semplificazione burocratica, potremo supplire alla crescente domanda di consumo di pesce, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro nelle aree rurali interne e costiere», chiosa Salvador.