Giornate FAI d’Autunno, tutte le aperture esclusive in Friuli Venezia Giulia

Scopri le Giornate FAI d’Autunno 2025: oltre 700 luoghi in 350 città, con visite speciali in Friuli Venezia Giulia.

10 ottobre 2025 12:39
Giornate FAI d’Autunno, tutte le aperture esclusive in Friuli Venezia Giulia -
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Oltre 700 luoghi eccezionali, solitamente non visitabili, poco conosciuti e lontani dai consueti itinerari turistici, saranno protagonisti delle Giornate FAI d’Autunno 2025, in programma sabato 11 e domenica 12 ottobre in 350 città, da nord a sud della Penisola. Torna per la quattordicesima edizione il grande evento di piazza che il FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni autunno al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: una festa diffusa – organizzata dalle Delegazioni FAI e dai Gruppi FAI sul territorio, con l’importante partecipazione dei giovani volontari – che conferma l’impegno della Fondazione nel promuovere presso la cittadinanza, più larga possibile, la conoscenza del patrimonio, ricchissimo e variegato, di storia, arte e natura del nostro Paese, per favorirne la tutela e la valorizzazione con il contributo di tutti, e così svolgere la sua missione di educazione culturale e civica (elenco dei luoghi aperti e modalità di visita consultabili su www.giornatefai.it).

Come successo l’anno scorso, le aperture a Trieste avverranno il fine settimana successivo, ovvero sabato 18 e domenica 19 ottobre, così da permettere una più ampia fruizione senza sovrapporsi alla Barcolana, la grande regata che si tiene in città proprio domenica 12 ottobre. Quindi nella nostra regione sono ben due i weekend dedicati al patrimonio.

Partecipare alle Giornate FAI d’Autunno non è solo un’opportunità per scoprire e per godere del patrimonio che ci circonda, ma anche un modo concreto per contribuire alla sua cura e alla sua valorizzazione attraverso l’attività del FAI; ad ogni visita si potrà sostenere, infatti, la missione della Fondazione con una donazione. L’edizione di quest’anno è un’occasione speciale per celebrare i cinquant’anni dalla nascita del FAI, fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli.

Le Giornate del FAI rappresentano da decenni una sorta di alleanza esemplare e feconda tra cittadini virtuosi: quelli che hanno una sincera voglia di conoscere e approfondire la storia e le vicende di questo nostro straordinario paese, e gli altri loro concittadini – in questo caso le migliaia di ferventi volontari del FAI – che tali proposte immaginano e dispongono perché possano essere, due volte ogni anno, il contenuto di una civile e variegata offerta culturale. Li unisce un comune progetto dove si semina assieme per un futuro migliore; dove sia chi dà che chi riceve - cioè entrambi - svolgono quel ruolo sussidiario a fianco a quello delle istituzioni pubbliche che fa bene a tutti, che fa bene al Paese. Il FAI offre un’opportunità di conoscenza e quindi di crescita; i cittadini, raccogliendo e accettando questa proposta, offrono con la loro partecipazione quella indispensabile forza per continuare a realizzarla, ma anche e soprattutto il sostegno necessario per portare avanti la nostra missione, in particolar modo scegliendo di iscriversi alla nostra Fondazione. Le Giornate del FAI sono una buona novella che felicemente, tra tante notizie spaventose, si ripete. Non risolve certo i problemi del mondo ma lenisce il nostro dolore quotidiano e ci ridà un poco di speranza verso la possibilità di una convivenza civile; con un’alleanza tra simili che semina pace. ” ha dichiarato il Presidente del FAI Marco Magnifico

Anche il Friuli Venezia Giulia è pronto a mostrare luoghi poco conosciuti e solitamente inaccessibili, che raccontano ai visitatori storia, natura, arte e cultura del territorio in quella che è una due giorni di festa, di divertimento, ma anche di apprendimento e sensibilizzazione.

Le Giornate FAI d’Autunno sono organizzate nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Ottobre del FAI”, attiva per tutto il mese. A chi desideri partecipare all’evento verrà suggerito un contributo libero, che andrà a sostegno della missione e dell’attività della Fondazione.

Le Giornate FAI d’Autunno si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale (Art 143, c 3, lett a), DPR 917/86 e art 2, c 2, D Lgs 460/97). Partecipare alla visita con una donazione significa sostenere la missione di cura e tutela del patrimonio culturale italiano della Fondazione. Ogni Iscritto al FAI e chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento potrà beneficiare dell’accesso prioritario in tutti i luoghi e di aperture dedicate. Sottoscrivere la tessera FAI significa diventare parte di un grande progetto e rappresenta un atto d’amore per l’Italia. 

LE APERTURE IN FRIULI VENEZIA GIULIA

Le aperture con il Gruppo FAI Giovani di Trieste

Il percorso Via Cassa di Risparmio tra storia, arte e creatività si propone come un viaggio che dal passato conduce al presente e si apre al futuro alla scoperta del palazzo in via Cassa di Risparmio, 10 a Trieste realizzato nel 1891 su progetto dell'architetto Enrico Nordio e ristrutturato un secolo dopo dall'architetto Visintin. I partecipanti avranno l’opportunità di accedere alla sede della Fondazione CRTrieste, solitamente chiusa al pubblico, che custodisce la Collezione Arte e Industria Stock e una selezione della propria Collezione d’Arte ricca di opere dei più importanti maestri giuliani dell’Ottocento e del Novecento.

Il percorso proseguirà al quarto piano dell’edificio, dove si trovano l’Archivio e gli spazi espositivi di ITS Arcademy, il primo museo in Italia dedicato alla moda contemporanea. Qui i visitatori saranno accompagnati dalle guide del museo attraverso le creazioni dei più talentuosi designer internazionali, opere che raccontano l’evoluzione della moda come linguaggio artistico del nostro tempo e inesauribile fonte di ispirazione creativa.

Sabato 18 e domenica 19 ottobre dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 17.30.

Visita in sloveno domenica 19 ottobre alle ore 11.30 su prenotazione scrivendo a [email protected]
Visita in inglese sabato 18 alle ore 11.30
su prenotazione scrivendo a [email protected]

La sede triestina della Banca d’Italia si trova in un imponente palazzo di Corso Cavour, nel cuore del Borgo Teresiano, quartiere sorto intorno alla metà dell’Ottocento dopo l’interramento delle saline. L’edificio, inizialmente progettato dagli architetti Müller e Geiringer e realizzato da Giorgio Polli come sede della filiale triestina della II.R. Privilegiata Banca Austro-Ungarica (Österreichische-Ungarische Bank), passò nel 1918 alla Banca d’Italia. La struttura, allora ritenuta modesta e non adeguata alle nuove esigenze, venne ampliata a partire dal 1922 dall’ingegnere superiore della Banca d’Italia Biagio Accolti-Gil in collaborazione con l’architetto Arduino Berlam. Durante la visita, i partecipanti avranno l’occasione di ripercorrere la storia dell’edificio ed entrare negli interni di questo maestoso palazzo, solitamente non accessibile al pubblico.

Prenotazione obbligatoria al link https://bit.ly/GFA_bancaditalia

Sabato 18 e domenica 19 ottobre dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 18.

Visita in sloveno domenica 19 alle ore 9.30 su prenotazione scrivendo a [email protected]

Visite speciali per persone ipovedenti previa segnalazione al momento della prenotazione.

Per informazioni generali: [email protected]

Le aperture con la Delegazione FAI di Gorizia

Il Liceo Artistico “Max Fabiani” è situato a Gorizia nel Rione di Montesanto (piazzale Medaglie d'Oro, 2) occupando un'area molto vasta in una zona tranquilla, corredata da verde, case storiche e spazi urbani caratterizzanti. L'edificio originario in stile razionalista, denominato Casa dell'Opera Nazionale Balilla, venne realizzato nel 1928, sul sedime della Villa Ritter, a cui rimanda la disposizione dei corpi di fabbrica con configurazione planimetrica a corte. L'ampliamento, sopraelevazione e realizzazione dei laboratori nel parco, fu progettato dall'ingegner Renato Fornasari e l’opera venne terminata 1966. L'edificio scolastico, realizzato in più fasi, si sviluppa con vari corpi a pianta rettangolare e un elemento di cerniera, a pianta semicircolare posto in angolo. Due ampie ali, contenenti le aule, sono raccordate dall'elemento dell'ingresso porticato con sviluppo semicircolare. Si accede tramite una scala dal portico sostenuto da pilastri. Nel parco trovano collocazione i bassi edifici dei laboratori, ossia moduli assemblati a formare spazi funzionali per le attività pratiche, collegati alle aule tramite un percorso coperto. Il percorso di visita all'Istituto, accompagnato dagli studenti e dalle studentesse, partirà dal piano terra per proseguire attraverso i piani e i laboratori che offrono al visitatore l'essenza di questa scuola che, negli anni, ha conservato proprio in essi il suo nucleo fondante. L'Istituto raccoglie inoltre opere d'arte di rilievo realizzate da maestri dell'arte goriziana che qui si sono formati e di alcuni loro illustri docenti.

Sabato 11 ottobre dalle 14.30 alle 17.45

Domenica 12 ottobre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.45

Il Palazzo della Prefettura, noto anche come "Palazzo della Torre" dal nome della famiglia che lo costruì nella sua forma originale attorno al 1540, si trova nella centrale Piazza Vittoria. Il complesso, dagli anni '30 del Novecento, racchiude un giardino che non è visibile dall'esterno. Dell'edificio originale rimane ben poco: nel corso dei secoli si sono susseguiti ampliamenti, distruzioni conseguenza di eventi bellici e ristrutturazioni che di volta in volta hanno seguito i canoni architettonici delle diverse epoche. Il ruolo dell'edificio è comunque sempre rimasto quello di Luogo del Governo: Palazzo del Capitano della Contea, sede del Capitanato Circolare e dell'Imperial Regio Capitanato Distrettuale in epoca austro ungarica e infine sede della Prefettura della Provincia di Gorizia. L'aspetto attuale del palazzo è quindi il risultato di numerosi rifacimenti, a cui partecipò anche l’architetto Max Fabiani.

Il percorso di visita partirà dall'atrio al piano terra, dove è allestita una galleria di immagini e fotografie storiche, si salirà al primo piano attraverso lo scalone privato di accesso all'alloggio prefettizio, dove si visiteranno alcune sale arredate con mobili e suppellettili d'epoca e la grande sala di rappresentanza. Oltre ad ammirare la collezione di quadri si potrà dare uno sguardo al giardino e agli scorci su piazza Vittoria e via Rastello.

Sabato 11 ottobre dalle 15.00 alle 18.00

Domenica 12 ottobre dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle 18

Il Palazzo della Prefettura di Gorizia e l’Isis Max Fabiani sono siti che fanno parte dell'Itinerario europeo delle Giornate FAI d'Autunno, in quanto Il 2025 è l’anno di “Gorizia Capitale europea della Cultura”. La Delegazione FAI di Gorizia attraverso il suo programma di aperture speciali racconta questo importante riconoscimento europeo.

INIZIATIVE SPECIALI con prenotazione obbligatoria, fino a esaurimento posti, entro e non oltre il 9 ottobre scrivendo a [email protected]
INCONTRO DI PRESENTAZIONE: IL PALAZZO DELLA PREFETTURA DI GORIZIA: UN RACCONTO A PIÙ VOCI

Sabato 11 ottobre ore 10.00

Palazzo della Prefettura di Gorizia

In questo evento inaugurale, grazie a tre relatori d'eccezione, il pubblico potrà avere una visione a tutto tondo sul Palazzo della Prefettura. Il già Direttore dell’Archivio di Stato Marco Plesnicar farà luce sull’attività governativa prebellica attraverso un’inedita presentazione di materiali provenienti dall’archivio storico di questo luogo. A seguire l’architetto Luigi Di Dato - docente a contratto RRRLab. UniTS fornirà uno sguardo sull’evoluzione urbanistico-architettonica dell’edificio governativo. In chiusura Liubina Debeni, bibliotecaria e membro del direttivo di Italia Nostra Gorizia nonché profonda conoscitrice dei luoghi del verde goriziano, illustrerà l’evoluzione nei secoli del giardino del Palazzo della Prefettura. Al termine visita al Palazzo della Prefettura con l’accompagnamento dai relatori.

VISITA ESCLUSIVA AL GIARDINO DELLA PREFETTURA

Sabato 11 ottobre ore 16.00
Domenica 12 ottobre ore 10.00 e ore 15.00

Ingresso laterale del Palazzo della Prefettura (via Roma df civico 14)

Il Giardino della Prefettura - noto anche come Giardino di Palazzo della Torre - è un luogo ad uso privato della Prefettura. Si estende sul lato destro e, soprattutto, sul retro dell’edificio. Circondato da due lati è  visibile dall'esterno grazie a una recinzione che corre lungo via Roma e via Rotta. L'attuale giardino novecentesco ha subito nei secoli trasformazioni in fatto di ampiezza e stile. Grazie alle conoscenze dell’esperta di giardini e parchi storici di Gorizia, Liubina Debeni, si scoprirà la varietà di specie botaniche nascoste in questo piccolo polmone verde nelle adiacenze del centro storico goriziano che è stato messo a disposizione del pubblico esclusivamente per le Giornate FAI.

Durata: 45 minuti circa.

GORIZIA CITTÀ DI CULTURA TRANSFRONTALIERA: VISITA ALLA BIBLIOTECA STATALE ISONTINA ED ACCESSO INEDITO AI DEPOSITI E AL FONDO DEL PRESIDIO MILITARE

Domenica 12 ottobre ore 10.00, 11.00, 12.00 e 13.00

Via Goffredo Mameli, 12

La Biblioteca Statale Isontina, ospitata nel palazzo Palazzo Werdenberg, edificio di carattere monumentale del XVII secolo un tempo sede della scuola del seminario gesuita, è una istituzione culturale goriziana che, in varie forme, esiste da due secoli. Il pubblico potrà visitare diversi ambienti del palazzo ripercorrendo le vicende storiche del luogo. Si avrà anche la possibilità di accedere, in via del tutto esclusiva, ai depositi della biblioteca con la visita del fondo del Presidio militare di Gorizia che contiene più di 7.000 volumi di storia militare, di strategia, armi, munizioni e cartografia dall’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento.

Visite a cura di: personale Biblioteca Statale isontina.

Durata: 50 min circa.

GORIZIA CITTÀ  DI CULTURA TRANSFRONTALIERA: VISITA ESCLUSIVA ALLA BIBLIOTECA DEL TRGOVSKI DOM

Sabato 11 ottobre alle 15.00 e domenica 12 ottobre alle 15.00 e alle 16.00 in lingua italiana.

Sabato 11 ottobre alle 16.00 visite in lingua slovena.

Corso G. Verdi 52 (angolo con Via F. Petrarca)

L’iniziativa speciale vi porta a scoprire la storia di un importante luogo di cultura della comunità slovena, proprio al centro di Gorizia: il Trgovski dom. La visita permetterà di apprezzare le architetture e le decorazioni esterne dell’edificio oltre che visitare gli spazi interni che oggi accolgono il frequentatore in un ambiente moderno, pieno di vita e specchio della multiculturalità del territorio goriziano. L’edificio, progettato dall'architetto Maks Fabiani, aprì nel 1904 e divenne da subito il cuore della comunità slovena di Gorizia. Nel 1926 fu preso d'assalto dai fascisti, che lo devastarono e lo trasformarono nella Casa del Fascio. Solo 2001 il Trgovski dom è stato restituito alla comunità slovena di Gorizia, e oggi ospita la Biblioteca slovena Damir Feigel e le scuole di musica slovene.

Durata: 45 min circa.

Per informazioni generali: [email protected]

Le aperture con il Gruppo FAI Giovani di Pordenone

Cinque i luoghi aperti nel Comune di Valvasone Arzene:

Il Castello (piazza Castello): monumento nazionale e simbolo del borgo, il maniero dei conti Valvasone domina la piazza affacciandosi sull’antico fossato. Le sue sale restituiscono l’immagine di una residenza che fu al contempo fortezza medievale e centro culturale rinascimentale: qui soggiornarono papi, intellettuali e persino Napoleone. Durante le visite si potranno ammirare cicli pittorici profani, il prezioso teatrino settecentesco e le eleganti sale di rappresentanza.

La Casa Studio Edo Janich (via Monte Nero, 7) dove il maestro Edoardo Janich - incisore, scultore e pittore di fama internazionale - accoglierà in visitatori nella sua dimora-atelier, proprio nel cuore del borgo. Nelle stanze decorate da motivi mitologici e nelle sale adibite a galleria sono custodite opere e bozzetti che raccontano una carriera cinquantennale segnata dall’originalità e dall’incontro con grandi protagonisti della cultura italiana. Portano la sua firma anche le 24 formelle in bronzo che decorano il portale del Duomo di Valvasone, visitabile a pochi passi dalla Casa Studio. Accesso a numero chiuso, necessaria la prenotazione online.

Villa Della Donna – Stoinoff (via Bando, 4): alle porte del centro storico, un viale di tigli conduce a questa elegante villa d’impianto seicentesco, trasformata nel XIX secolo in dimora borghese. Il giardino all’italiana, le pertinenze agricole e gli interni arredati con mobili della prima metà del Novecento conservano intatta l’atmosfera di una casa signorile di provincia. Apertura riservata solo agli iscritti FAI.

Antico Mulin Dal Maiaroff, (via Maiaroff, 18): immerso nella campagna tra Valvasone e Arzene, il mulino racconta oltre sei secoli di storia: dalle prime citazioni trecentesche fino all’attività della famiglia De Giusti, che lo ha condotto fino al 1989. Oggi, grazie all’impegno di Elena De Giusti, il sito è tornato a vivere come luogo di divulgazione e memoria, con macine, ingranaggi e un impianto idroelettrico che dialoga con l’antica Roggia dei Mulini.

Cantina TreZero (via Tabina, 5): un esempio virtuoso di come l’innovazione possa intrecciarsi con la tradizione vitivinicola. Nata dall’idea di tre amici di produrre vino di qualità a zero impatto ambientale, la cantina è certificata CasaClima Wine e produce vini PIWI, da viti resistenti alle malattie che permettono la forte riduzione dell’uso di fitofarmaci. Durante le visite la proprietà accompagnerà il pubblico alla scoperta della cantina sotterranea e delle pratiche sostenibili che guidano ogni fase del processo produttivo, con un assaggio finale.

A Pordenone apre nuovamente le porte nel centro storico l’Antico Ospitale dei Battuti per celebrare la donazione del bene al FAI e ricordare il gesto di Marilena Busato. Il palazzo, risalente con molta probabilità all’inizio del Trecento, si colloca sul lato ovest di Piazza del Cristo, dirimpetto all’omonima chiesa. Si potranno scoprire gli affreschi del pianterreno, staccati durante il restauro avvenuto negli anni ’90 a opera di Giancarlo Magri, e i cicli pittorici del primo piano tra cui quelli attribuiti ad Antonio Sacchiense, nipote del più celebre Pordenone.

Tutti i luoghi sono aperti sia sabato 11 sia domenica 12 ottobre dalle 9.00 alle 18.00.

EVENTI COLLATERALI:

Domenica 12 ottobre dalle 8.30 il borgo di Valvasone sarà animato dal raduno di moto storiche organizzato dalla Federazione motociclistica Italiana, che prevede un’esposizione dinamica di moto sportive e da corsa, a partire dall’allineamento in Piazza Castello. Alle ore 17.00 si terrà in Duomo un concerto di musica antica organizzato dall’Associazione per i concerti di musica antica di Valvasone in collaborazione con il Circolo Culturale Erasmo di Valvason, durante il quale sarà possibile ascoltare lo splendido organo cinquecentesco, le cui portelle custodiscono affreschi del Pordenone e di Pomponio Amalteo. A esibirsi saranno i musicisti Simon Reichert all’organo, Drithjof Smith al Cornetto e Henning Wiegräbe al Trombone. Evento a ingresso libero.

Per informazioni generali: [email protected]

Le aperture con la Delegazione FAI di Udine
A Moruzzo troviamo Santa Margherita del Gruagno, un raro esempio di borgo fortificato, vincolato paesaggisticamente, situato sulla sommità di una collina morenica. Si accede passando attraverso il portone maggior,e ancora oggi in acciottolato, e fin da subito si viene proiettati nella circolarità del sito ammirando la Chiesa, le mura di cinta, il belvedere, la Villa Miramonti con la torre ed il giardino, l'antica piazza dello stendardo dove si riunivano i capifamiglia, le vie di uscita il Fornat e la Jevade e le antiche abitazioni rurali. La chiesa di Santa Margherita acquistò nel corso dei secoli autorità diventando un'importante pieve a cui facevano riferimento i paesi limitrofi, e conoscendo diversi momenti di ampliamento e ristrutturazione. All'interno della chiesa si accede alla cripta dedicata a Sante Sabide. Accompagnati dagli “Amici di Santa Margherita” si andrà a scoprire anche il giardino storico, che stupirà per il paesaggio mozzafiato che offre. Il Borgo ha partecipato all'ultimo censimento FAI “I Luoghi del Cuore” ottenendo 4.073 firme e posizionandosi al secondo posto della classifica regionale.

Sabato 12 e domenica 13 ottobre dalle 10.30 alle 17.00.

INIZIATIVA SPECIALE:

BORGO DI SANT’ANDREA CON LA CHIESETTA, LA VIGNA E L’AZIENDA AGRICOLA

prenotazione obbligatoria al link https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/la-chiesetta-di-sant-andrea-la-vigna-e-l-azienda- agricola-borgo-sant-andrea-55977/

Sabato 11 ottobre alle 14.30 e alle 16.30 | Domenica 12 ottobre alle 11.30, 14.30 e 16.30

Esterno della Chiesa di Sant'Andrea - Via Sant'Andrea

Dal Borgo di Santa Margherita è possibile intravvedere il Borgo di Sant'Andrea, sulla sua collina si erge una piccola Chiesa sapientemente restaurata dalla lungimiranza dei proprietari dell'azienda vinicola Sant'Andrea che prende il nome dal borgo che la accoglie. Da qui la professoressa Susi Del Pin, docente di Arte e Iconografia Cristiana presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Udine, ci accompagnerà alla scoperta del piccolo scrigno che accoglie le decorazioni pittoriche estese all’abside, all’arco trionfale e alle zone terminali delle pareti. A seguire, i proprietari dell'azienda agricola ci accompagneranno i visitatori alla scoperta del vigneto e della cantina con un brindisi finale per apprezzare il prodotto frutto della coniugazione tra la sapiente mano dell'uomo e la morfologia di un territorio così complesso. Si raccomanda l'utilizzo di scarpe comode (tipo trekking).

A Ruda riapre le porte l’Amideria Chiozza dove sarà possibile ammirare la splendida macchina a vapore, restaurata grazie al contributo ottenuto attraverso il censimento I Luoghi del Cuore del 2016. Tutto l'immobile sta affrontando una importante fase di restauro che culminerà con la riappropriazione di un bene unico nel panorama culturale del Friuli Venezia Giulia e non solo. Edificata nel 1865 sui resti di un vecchio mulino, l'Amideria Chiozza ha inaugurato il ciclo chimico-industriale dell'estrazione dell'amido, dapprima dal frumento, poi dal mais e a partire dal 1872 dal riso. Nacque grazie al chimico Luigi Chiozza e alle sue idee rivoluzionarie che coniugavano l'agricoltura e l'industria in un unico filone commerciale. Nel 1889 la direzione della fabbrica passò al figlio Giuseppe e poi, nel 1902, alla Nuova Pilatura Triestina. A questo periodo risale la ristrutturazione della fabbrica con l'introduzione di nuove caldaie e macchine per aumentare la produzione.

Sabato 11 ottobre dalle 11.00 alle 16.00

A San Daniele del Friuli apre la Chiesa di Sant’Antonio Abate, al cui fianco fino al 1870 sorgevano anche un ospedale e un ospizio per sopperire alla necessità di accogliere viandanti e viaggiatori lungo gli itinerari commerciali e del pellegrinaggio. Consacrata nel 1308, venne più volte rimaneggiata fino all’ultimo restauro nel 1976 a seguito del violento terremoto che colpì il Friuli. Durante la visita verranno svelati aneddoti e particolarità di questo sito carico di storia e di sacralità.

Solo per gli iscritti FAI sarà inoltre possibile visitare l’interno della Biblioteca Guarneriana che conserva preziosi codici miniati fra i quali una Divina Commedia del XIV secolo e libri a stampa di an­tiche edizioni. Istituita per legato testamentario, è una delle prime biblioteche pubbliche in Italia e la prima in Friuli Venezia Giulia. Nacque utilizzando le pietre della parte meridionale dell'antica muraglia del castello dei Varmo per volontà di Guarnerio d'Artegna, pievano di San Daniele, che nel 1466 donò alla Chiesa di San Michele 173 codici manoscritti che, nel corso della sua vita, aveva copiato o fatto copiare e decorare nello scriptorium da lui organizzato. Con il suo lascito riuscì a evitare una dannosa dispersione della raccolta che si è preservata quasi inalterata nei secoli costituendo uno dei fondi librari più coerenti ed interessanti dell'Umanesimo italiano.

Sabato 11 ottobre e domenica 12 ottobre dalle 10.00 alle 16.00.

NB! Sabato 11 ottobre dalle 10 alle 12 non si potrà accedere alla Sala Consiliare della Biblioteca.

A Socchieve, nel borgo di Nonta, apre di nuovo l’Atelier di Barbara Picotti allestito all’interno dell’abitazione di famiglia costruita nel 1600 dalla caratteristica forma a ferro di cavallo che si compone di varie sezioni, fra le quali la casa padronale, sede della rinomata osteria con cucina e quelle che furono le stalle, il fienile, il forno, la macelleria e la liscivaia.. Nel 1998 infatti, dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, l'artista torna in Carnia e ristruttura questi spai per farne il proprio laboratorio/stamperia d'arte. Nel corso degli anni ha lavorato per il pubblico e il privato, ha esposto in Italia e all'estero, ricevendo premi e riconoscimenti; tra i lavori più importanti, nel 2000, realizza il rosone istoriato della vicina Pieve di Castoia e, nel 2015, una cartella di tre calcografie per Papa Benedetto XVI. Ha lavorato come illustratrice per importanti marchi alimentari ed editoriali.

Sarà possibile visitare anche due luoghi di culto, che racchiudono opere preziose.
La Chiesa di San Giacomo a Priuso risale al XVI ed è stata consacrata nel 1535.I documenti ricordano la canonica erezione della "Scuola di San Valentino" nel 1602 e nel 1748 la costruzione della confraternita del cordone santo o di San Francesco. La piccola navata laterale sulla destra viene considerata il residuo di un edificio più antico (danneggiato dal terremoto del 1511). Tra le opere presenti si segnala un altare ligneo, attribuito a Michael Parth e bottega (1535 ca), già autore del flugelaltar presente nella chiesetta di San Biagio a Mediis. L'altare maggiore è attualmente abbellito da una bella raffigurazione della "Madonna con Bambino" opera dello scultore Raimondo Kostner (1988), residente nel territorio socchievino, a cui si deve anche il San Valentino collocato nella nicchia della navata laterale.

La Chiesa di San Martino a Socchieve è monumento nazionale e sorge su una piccola altura al centro del paese. I recenti lavori di restauro hanno messo in luce tracce di precedenti costruzioni; nel basamento dell'abside e nella sacrestia sono stati rinvenuti resti di affreschi romanici che raffigurano un Cristo in mandorla con simboli degli Evangelisti e lacerti di immagini di Apostoli e santi. Le modifiche alla chiesa antecedente sono state realizzate tra il XIV e il XV secolo ed è stata consacrata nel 1490. All'interno si trova un importante ciclo d'affreschi di Gian Francesco da Tolmezzo del 1493. Si avrà inoltre una visuale privilegiata sulla valle del Tagliamento e sul nucleo abitato di Socchieve.

Tutti i luoghi sono aperti sia sabato 11 sia domenica 12 ottobre dalle 9.00 alle 17.00.

Per informazioni generali: [email protected]

Le aperture con il Gruppo FAI di Cividale del Friuli

A Cividale del Friuli, città longobarda patrimonio UNESCO, sono visitabili quattro luoghi.

Il Complesso di San Francesco d’Assisi nel quale, accanto alla chiesa trecentesca, troviamo il convento che conserva ambienti ricchi di affreschi che raccontano storie di fede e devozione. Il chiostro, circondato da portici e giardini, invita alla meditazione e al contatto con la natura, mentre l'architettura del convento riflette l'influenza dell'ordine francescano. Questo luogo rappresenta un punto di incontro tra storia, arte e spiritualità nel centro storico della città longobarda. Un momento imperdibile della visita è l’antico balcone con affaccio sul Natisone, normalmente chiuso, che regala una vista privilegiata sul fiume e sulla città.

La Sala della Musica sul fiume: si apriranno le porte di un antico palazzo affacciato sul Natisone, di solito visibile solo dalle eleganti bifore che si scorgono dal ponte, per regalare uno sguardo inedito e affascinante. Qui, tra mura intrise di memoria e storie custodite nel tempo, la musica diventerà compagna di viaggio, capace di avvolgere e commuovere grazie all'Associazione Sergio Gaggia, unica realtà del Friuli Venezia Giulia ad aver portato la propria arte al Quirinale. Un incontro raro, che farà percepire l'anima segreta del palazzo ex Bonessa e il suo legame profondo con la musica. La posizione permette di ammirare il Ponte del Diavolo e la vegetazione lungo il corso d'acqua, creando un contesto suggestivo.

Lo Storico Mulino Rubini Zorzenone: situato lungo la roggia dei mulini è un esempio significativo di architettura industriale. Il restauro effettuato tra il 1990 ed il 2002 ha consentito la posa in opera di due ruote ricostruite in legno che sono state collocate su resti di strutture preesistenti. In più ha permesso di preservare in parte questi elementi architettonici e funzionali dando la possibilità così di poter apprezzare l'ingegneria idraulica ed estetica che caratterizza i mulini storici friulani. Questo era uno dei tre funzionanti in successione che dal XVIII secolo fino agli anni '60 animarono le acque della roggia proveniente da Torreano e dal Natisone

Lo Storico Mulino Scarbolo, risalente al 1570, conserva la struttura originale a due edifici: quello principale, a due piani, dedicato alla macinazione del frumento e delle granaglie, e il secondo, a un piano, dove si trovava l’abbattitore del baccalà. Nel loro insieme gli edifici rappresentano un raro esempio di archeologia industriale rurale, in cui architettura funzionale e cultura del lavoro si fondono in una testimonianza viva del rapporto tra l'uomo, l'acqua e la sua terra. Durante la visita sarà possibile esplorare entrambi i piani, ammirando le macine, le tramogge in legno, le ruote idrauliche originali e tutti gli oggetti legati agli antichi mestieri: un tuffo completo nella storia e nelle tradizioni del territorio.

Une punte di citât: piccola camminata tra storia e avifauna: il Belvedere sul Natisone, in Borgo di Ponte, diventerà la porta di un racconto che intreccia natura, storia e leggende. Da qui lo sguardo abbraccerà il Natisone e il Ponte del Diavolo, ardito simbolo cittadino, nato – secondo la tradizione – da un patto col demonio e da un inganno ingegnoso. Ai piedi del Belvedere si stende Borgo Brossana, con il suo mulino incastonato tra acqua e pietra, testimone di un lavoro antico. Il percorso sarà anche un viaggio tra architetture che hanno segnato la vita della comunità: il vecchio ospedale, oggi sede dei vigili e l’ex monastero di Santa Chiara, con il suo parco ombreggiato, ora cuore del convitto Paolo Diacono. L’itinerario storico-naturalistico sarà accompagnato dalla presenza discreta di alberi e arbusti che incorniciano la vista, offrendo prospettive insolite e inedite sulla città.

Tutti i luoghi sono aperti sabato 11 e domenica 12 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

INIZIATIVE SPECIALI:

con prenotazione obbligatoria via [email protected]

LUSÔRS, gioielli UNESCO tra storie d'acqua e di vite

Venerdì 10 ottobre, ore 18

Ritrovo Borgo Brossana, Piazzetta San Biagio.

Una passeggiata serale al lume di candela nella Cividale medievale, con apertura straordinaria del Tempietto Longobardo, grazie al Comune di Cividale: monumento di fama internazionale, patrimonio UNESCO e simbolo dell’arte longobarda sarà illustrato da restauratore Stefano Tracanelli. Proseguendo si potranno visitare la mostra dell’artista Ivan Theimer, insieme al curatore Fulvio Dell’Agnese, e la “casetta più piccola di Cividale”, allestita a tema Natisone. La passeggiata sarà accompagnata da un sottofondo musicale suggestivo, che renderà ancora più affascinante il percorso tra arte, storia e vita cittadina. Si conclude con un aperitivo speciale nella Taverna di Pieri, in collaborazione con la Distilleria Domenis 1898, eccellenza del territorio di Cividale conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, per scoprire la storia della distilleria e degustare le sue creazioni.

Durata: circa due ore

APERTURA SPECIALE DELL’ACQUEDOTTO POIANA

Sabato 11 ottobre, ore 10 e ore 11

Via Duca degli Abruzzi, 1

A Cividale del Friuli, la gestione delle risorse idriche ha radici antiche, con documenti che testimoniano l’approvvigionamento dell’acqua fin dal 1250. Il palazzo dell’acquedotto, progettato da Raimondo D’Aronco nel 1926, custodisce anche il piccolo museo dell’acquedotto, con reperti e documenti che raccontano l’evoluzione del servizio idrico a Cividale. Accompagnati dal Direttore Generale Alessandro Patriarca, i visitatori scopriranno come l’acqua arriva nelle case dei cittadini, il suo ruolo vitale per l’ambiente e la comunità, e i segreti di un’opera che unisce storia, tecnologia e territorio. Si consiglia di indossare scarpe comode.

ESPERIENZA DI AVIFAUNA CON MICHELA CORSINI

Sabato 11 ottobre,  turni dalle 15.00 alle 18.00

Belvedere, Borgo di Ponte

Osservazione dell’avifauna lungo il Natisone, durata circa 30 minuti a gruppo. La biologa Michela Corsini, ricercatrice senior presso l’Institute for Alpine Environment di Eurac Research a Bolzano, illustrerà il percorso ecologico lungo il fiume, parlando degli uccelli migratori e dell’avifauna locale, con il supporto dell’Associazione Parco del Natisone. Si consiglia di portare binocolo e cellulare per osservare il maggior numero di specie possibile.

NB! In caso di maltempo, l’attività verrà spostata in Sala degli Archi, Complesso di San Francesco, Piazza San Francesco, con conferenza dalle 15.00 alle 17.30, ingresso libero fino esaurimento posti.

CONFERENZA: LE ACQUE DI CIVIDALE A CURA DEL PROF. CLAUDIO MATTALONI

Sabato 11 ottobre, ore 18

Sala degli Archi, Complesso di San Francesco

Conferenza aperta a tutti sul ruolo del fiume Natisone e dell'elemento acqua nella storia, nella vita e nello sviluppo della città. Nello spazio è allestita anche la mostra fotografica “Il Festival sul Natisone”.

Per informazioni generali: [email protected]

Ringraziamenti

I volontari dei Gruppi Giovani, dei Gruppi e delle Delegazioni FAI del Friuli Venezia Giulia ringraziano in modo speciale i proprietari (privati e non) delle decine di luoghi aperti, le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa, le associazioni e i privati che hanno aderito e tutti gli istituti scolastici con gli Apprendisti Ciceroni che si sono messi a disposizione insieme ai volontari FAI.

Si ringrazia la Rappresentanza in Italia della Commissione europea, da anni al fianco del FAI in occasione degli eventi nazionali. Nel corso delle Giornate FAI d'Autunno cinquanta siti storici, artistici e culturali destinatari di finanziamenti europei o rappresentativi delle politiche europee, saranno visitabili a testimonianza dell’impegno dell’Europa nella salvaguardia e sviluppo del patrimonio culturale italiano ed europeo. Le Giornate FAI d'Autunno 2025 si svolgono con il Patrocinio del Ministero della Cultura, di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, di tutte le Regioni e le Province autonome italiane.

Si ringraziano la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile, da tempo al nostro fianco con i suoi volontari, e il Ministero della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa e le Forze armate che hanno concesso l’apertura di alcuni loro luoghi simbolo. Si ringrazia il Fondo Edifici di Culto per averci concesso l’apertura di alcune chiese di sua proprietà nell’ambito dell’accordo di collaborazione siglato con il Ministero dell’Interno. Un ringraziamento per il generoso sostegno alla buona riuscita della manifestazione all’Arma dei Carabinieri e alla Croce Rossa Italiana.

Le Giornate FAI d’Autunno 2025 sono rese possibili grazie al fondamentale sostegno di importanti aziende illuminate:

Dolce&Gabbana, la casa di moda che fin dalla sua fondazione riconosce e promuove le eccellenze artigiane italiane e le bellezze artistiche e architettoniche del territorio, di nuovo vicina al FAI in qualità di Partner. Una speciale collaborazione basata sui valori comuni di italianità, cultura, tradizione, educazione e bellezza.

Groupama Assicurazioni, tra i principali player del settore assicurativo in Italia, da sempre impegnata nella salvaguardia del nostro patrimonio e già Corporate Golden Donor del FAI, rinnova il suo sostegno all’evento in qualità di Sponsor per il terzo anno consecutivo.

Seda International packaging Group, fondata in Italia nel 1964 e con sedi in Europa e Nord America, è un’eccellenza internazionale leader nella produzione di food packaging in carta. Già a fianco della Fondazione nella cura e manutenzione della Baia di Ieranto (Bene FAI a Massa Lubrense), consolida il suo sostegno in qualità di Sponsor dell’evento come naturale espressione dei propri valori aziendali, innovazione, sostenibilità e tutela del patrimonio ambientale. 

Despar, presente da sessantacinque anni in Italia con oltre 1300 punti vendita a insegna Despar, Eurospar e Interspar e attenta alle esigenze dei territori in cui è presente, dal 2022 è vicina al FAI e per il terzo anno Sponsor dell’evento. 

Si ringrazia Ferrero, storica amica del FAI, che per l’occasione offrirà le specialità Ferrero Rocher, fresche di produzione, in una selezione di luoghi.

Si ringrazia, inoltre, ITA Airways, azienda sostenitrice per il terzo anno consecutivo e che ha scelto di affiancare il FAI per contribuire alla tutela del patrimonio italiano di arte e natura.

Grazie, infine, a Ferrarelle Società Benefit, Partner degli eventi istituzionali e acqua ufficiale del FAI, che ha donato il proprio prodotto per l’iniziativa ed è presente tra i luoghi visitabili con il suo Parco Sorgenti di Riardo (CE), patrocinato FAI ed esempio virtuoso di gestione responsabile delle risorse custodite, nonché di valorizzazione del patrimonio agricolo-paesaggistico.

Le Giornate FAI d’Autunno chiudono la Settimana di sensibilizzazione Rai dedicata ai beni culturali in collaborazione con il FAI. Dal 6 al 12 ottobre, come ormai da oltre 10 anni, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai sarà infatti in prima linea al fianco del FAI con tutti i canali radiofonici e televisivi e attraverso RaiPlay e RaiPlay Sound per creare un racconto corale che metterà al centro la bellezza e la sostenibilità del nostro patrimonio. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta in particolare le Giornate FAI d’Autunno 2025 anche attraverso la collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG.

Il FAI ringrazia la FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per la preziosa e duratura collaborazione, che rappresenta un passo importante volto a coniugare la tutela del paesaggio e del patrimonio culturale con un modello di mobilità dolce, capace di valorizzare i territori e ridurre l’impatto ambientale.

Grazie di cuore per l’organizzazione e la gestione dell’iniziativa a tutti i Delegati della Rete territoriale del FAI – 19 Direzioni Regionali, 134 Delegazioni, 112 Gruppi FAI, 94 Gruppi FAI Giovani e 18 Gruppi FAI Ponte tra culture - e a tutti i volontari attivi in Italia.

Un ringraziamento anche ai 9.000 Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati in collaborazione con i loro docenti, che hanno l’occasione di accompagnare il pubblico in visita nei luoghi aperti dal FAI nel loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale e culturale della loro comunità. Ringraziamo infine in modo speciale i proprietari delle centinaia di luoghi aperti in aggiunta ai nostri Beni e le amministrazioni comunali che hanno accolto questa iniziativa.

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