

Protagonisti giovani e il futuro dello sport della mente
I giovani sono stati in primo piano durante l’evento, con un girone dedicato esclusivamente a loro. L’assessora allo sport, Elena Ceolin, ha premiato con entusiasmo i giovani talenti, lodando l’impatto educativo e sociale del club. La giornata ha evidenziato anche il cambiamento delle nuove generazioni, che preferiscono attività stimolanti per la mente anziché l’uso passivo dei social media. Il club sta persino preparando due squadre giovanili per le finali nazionali dei Giochi Giovanili Studenteschi, dimostrando il suo impegno nell’educare e formare i giovani.


Una comunità appassionata e accogliente
L’evento è stato più di un torneo, è stato una festa della comunità, con la partecipazione attiva delle famiglie e il supporto caloroso dei volontari. Il Dama Club Pordenone, fondato nel 1979 da Giorgio Brancaleone e Olivo Zaffalon, ha svolto un ruolo culturale e formativo nella città, portando la dama nelle scuole, nei parchi e nelle piazze. L’attenzione alla inclusione e alla condivisione generazionale è sempre stata al centro del club, che ha mantenuto un forte legame con il territorio e le sue tradizioni.


La dama, sport che educa e che cresce
In un’epoca in cui la dama può sembrare essere messa da parte rispetto ad altri sport più fisici, il successo di questa edizione del torneo ha sottolineato il potenziale educativo del gioco, che ha saputo coinvolgere giovani talenti e veterani. Il torneo ha premiato diversi partecipanti, tra cui il giovane istruttore pordenonese Thomas Minatel, che ha dimostrato come il lavoro del club stia formando menti brillanti. Particolarmente degna di nota è la partecipazione di Ines De Re, nata nel 2016, la più giovane partecipante, che ha suscitato l’ammirazione del pubblico per la sua passione e determinazione.


Pordenone, capitale dello sport mentale
Il 42° Torneo Nazionale di Dama ha confermato il ruolo di Pordenone come capitale non solo della cultura, ma anche dello sport mentale, un settore in costante crescita che attrare nuovi talenti. La città ha dimostrato di essere proiettata al futuro investendo nell’educazione e nel pensiero, rendendo la dama uno sport sempre più popolare e diffuso.

