Nel 2025, le imprese del Friuli Venezia Giulia (FVG) dovranno affrontare un aumento dei costi energetici che comporterà una spesa aggiuntiva di 502 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Questo incremento del 19,2% porterà la spesa totale del sistema imprenditoriale della regione a 3,1 miliardi di euro, di cui 2,4 miliardi per l’energia elettrica e 736 milioni per il gas.
Le stime, elaborate dall’Ufficio studi della CGIA , si basano su un prezzo medio dell’energia elettrica di 150 euro per MWh e di 50 euro per MWh per il gas, mantenendo la proporzione di tre a uno tra i due costi come negli anni precedenti. Queste previsioni si basano sui dati di consumo del 2023 e ipotizzano che i consumi rimarranno costanti nei due anni successivi.
Un aumento che si inserisce in un contesto più ampio
Nonostante l’aumento dei costi energetici, il 2025 si prospetta meno critico rispetto al periodo della crisi energetica che ha colpito l’Europa tra il 2021 e il 2023. In quel periodo, misure straordinarie furono adottate per contenere gli aumenti delle bollette, con uno stanziamento complessivo di 92,7 miliardi di euro2,5 miliardi erogati al FVG.
L’inflazione come minaccia economica
Si teme che l’aumento dei costi energetici possa innescare una spirale inflazionistica, mettendo a rischio il potere d’acquisto delle famiglie e aumentando i tassi di interesse. Durante la crisi energetica, l’inflazione ha avuto effetti devastanti sul reddito di lavoratori e pensionati, minacciando i consumi e rallentando la crescita economica. Gli esperti parlano di una “tassa ingiusta” che colpisce soprattutto i più vulnerabili.
Il piano per contrastare il rallentamento economico
Per evitare il crollo dei consumi e il rallentamento dell’economia, è fondamentale adottare strategie mirate. Il governo deve monitorare l’inflazione e gestire con attenzione i fondi disponibili del PNRR. Il FVG, con 130 miliardi di euro ancora a disposizione, deve utilizzare queste risorse in modo ottimale per stimolare una crescita economica stabile. Secondo le previsioni della Banca Centrale Europea (BCE), l’impiego completo di questi fondi potrebbe portare a un incremento permanente del Pil dell’1,9% fino al 2026 e dell’1,5% fino al 2031.
Le difficoltà per le imprese al Nord Italia
Il Nord Italia è la zona più colpita dagli aumenti dei costi energetici, in particolare le regioni con i consumi più elevati. In Friuli Venezia Giulia, l’aumento delle bollette comporterà una spesa aggiuntiva di 502 milioni di euro. Anche altre regioni settentrionali come la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto registrano incrementi significativi. A livello nazionale, si prevede un aumento complessivo dei costi energetici per il 2025 di 13,7 miliardi di euro, di cui il 64% ricadrà sulle imprese del Nord Italia.
L’energia elettrica più costosa
Se l’aumento dei costi per il gas è significativo, quello dell’energia elettrica è ancora più rilevante. Le imprese italiane dovranno affrontare un aumento di 9,8 miliardi di euro per l’elettricità e di 3,9 miliardi di euro per il gas. In Friuli Venezia Giulia, si prevede un incremento di 356 milioni di euro per l’elettricità e di 146 milioni di euro per il gas. La Lombardia contribuirà con un aumento di 2,3 miliardi di euro solo per l’elettricità.
Settori industriali a rischio
I settori più a rischio a causa dell’aumento dei costi energetici includono la metallurgia, le attività commerciali, i servizi, la produzione alimentare e i settori turistici come alberghi, bar e ristoranti. Anche i settori estrattivi, della lavorazione alimentare, della chimica e della fabbricazione di apparecchiature sono a rischio a causa dell’aumento dei costi del gas.
Il Friuli Venezia Giulia: una regione energivora
Nel 2023, il Friuli Venezia Giulia ha consumato 7.551 GW/h di energia elettrica, corrispondenti al 3,6% del totale nazionale, confermando la sua alta intensità energetica. Anche per il gas, la regione ha consumato 7.931 GW/h, pari al 3,7% del totale nazionale. È fondamentale monitorare l’andamento dei costi energetici per evitare impatti negativi sul sistema imprenditoriale locale.
L’aumento delle bollette nel 2025 rappresenta una sfida per le imprese del Friuli Venezia Giulia, con 502 milioni di euro in più che si rifletteranno sui bilanci regionali. Pur non raggiungendo i livelli critici del passato, l’inflazione e l’aumento dei costi energetici rimangono temi di preoccupazione. È necessario adottare politiche che favoriscano una crescita sostenibile, proteggendo il potere d’acquisto delle famiglie e delle imprese e ottimizzando l’utilizzo dei fondi disponibili.