Il 25 novembre 2024, a Trieste, l’assessore regionale alla Salute, Politiche Sociali e Disabilità, Riccardo Riccardi, ha dato il suo saluto istituzionale agli Stati generali sulla disabilità, un evento organizzato dal Comitato regionale della Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish Fvg). L’incontro si è svolto presso la sede dell’Azienda pubblica di servizi alla persona Itis e ha visto un ampio dibattito sui temi legati alla disabilità.
Nel suo intervento, Riccardi ha sottolineato come l’impegno della Regione si sviluppi attraverso un approccio complessivo, che guarda alla disabilità non solo dal punto di vista sanitario, ma come una condizione che deve essere inclusa in ogni aspetto della vita quotidiana. L’assessore ha ricordato la legge 16 del 2022, che si fonda sui principi di equità e indipendenza, e che promuove una cultura di inclusione, di cui il percorso di co-progettazione è il cuore. “La Regione continuerà a stanziare risorse e a dialogare con il territorio per migliorare la qualità della risposta a un bisogno che è sempre più sociale”, ha dichiarato Riccardi.
L’Osservatorio regionale sulla disabilità: una risorsa fondamentale
Un altro punto cardine del convegno è stato il ruolo dell’Osservatorio regionale sulla disabilità, istituito dalla legge regionale. L’Osservatorio, ha spiegato Riccardi, avrà il compito di analizzare i disagi che affliggono le famiglie nella cura e nell’assistenza delle persone disabili, oltre a migliorare e implementare i servizi per le persone con disabilità. Il suo obiettivo sarà anche quello di promuovere l’inclusione lavorativa e sensibilizzare la collettività sul tema, contrastando ogni forma di discriminazione. “L’Osservatorio sarà un prezioso alleato nella cabina di regia per affrontare nella loro interezza le problematiche legate alla disabilità”, ha sottolineato Riccardi.
Integrazione sociosanitaria per ottimizzare gli investimenti
L’assessore ha infine trattato il tema dell’integrazione sociosanitaria, ritenuta uno strumento fondamentale per ottimizzare gli investimenti nel settore. Riccardi ha spiegato che questo approccio porterebbe vantaggi economici e sociali, generando minori costi sanitari grazie a un sistema che risponde meglio ai bisogni delle persone disabili.