AssImpIdro Fvg e il ricordo di una guida esperta
La situazione critica nel settore delle piccole derivazioni idroelettriche in Friuli Venezia Giulia mette in allerta gli operatori a causa della mancanza di chiarezza normativa. La Corte di Giustizia dell’Unione Europea è chiamata a pronunciarsi sull’obbligo di gara per le concessioni di piccola entità, mentre i dubbi interpretativi rallentano gli investimenti, con conseguenze negative sullo sviluppo delle zone montane e periferiche.
Ad analizzare la situazione è Gianna Cimenti, presidente di AssImpIdro Friuli Venezia Giulia, un’associazione che riunisce 48 soci e rappresenta principalmente piccole e medie imprese del settore idroelettrico. Queste aziende sono fondamentali per l’economia regionale e offrono centinaia di posti di lavoro.
In occasione del decennale della scomparsa di Roberto Maier, uno dei fondatori di AssImpIdro, la presidente Cimenti ricorda il contributo di Maier nel favorire il dialogo costruttivo con le istituzioni e nell’orientare l’associazione verso la difesa degli interessi degli operatori.
Un dialogo aperto per superare le incertezze normative
AssImpIdro continua il confronto con le istituzioni regionali e ha presentato una proposta di legge al Consiglio regionale Fvg nel 2024 per regolare le procedure di rinnovo delle concessioni idroelettriche. L’obiettivo è collegare i rinnovi alle necessarie innovazioni per sostenere la transizione energetica.
La presidente Cimenti sottolinea che la contrapposizione tra tutela ambientale e produzione idroelettrica è superata e entrambi gli aspetti devono convivere armonicamente.
È auspicabile che l’Italia esca presto da questa fase di incertezza normativa, che blocca gli investimenti necessari per migliorare gli impianti esistenti e garantire la crescita del settore, con benefici per le aree montane e periferiche a rischio di spopolamento.