La Regione Friuli Venezia Giulia stanca più di 65 milioni di euro per la scuola pubblica, investendo per integrare le mancanze dello Stato, escludendo però l’edilizia scolastica. Lo ha comunicato oggi l’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen, durante l’VIII Congresso nazionale della Cisl Scuola a Trieste.
Un impegno concreto per il territorio
L’assessore ha sottolineato che i fondi sono destinati a garantire il dimensionamento scolastico, il supporto agli istituti comprensivi, il personale, la scuola in ospedale e le filiere formative. Queste risorse sono distribuite in base a un accordo con l’Ufficio scolastico regionale, tenendo conto delle specifiche esigenze del territorio per un’applicazione mirata e concreta.
Priorità: internazionalizzazione, digitalizzazione e offerta formativa
Rosolen ha spiegato che l’Amministrazione regionale mira a sviluppare un sistema scolastico che rifletta l’identità e le priorità del Friuli Venezia Giulia, con particolare attenzione all’internazionalizzazione, alla digitalizzazione e al potenziamento dell’offerta formativa per migliorare i risultati degli studenti.
Esigenze scolastiche radicate nella realtà locale
“La scuola in Friuli Venezia Giulia – ha aggiunto l’assessore – deve rispondere a bisogni specifici e garantire diritti calati nella nostra realtà particolare”. Questo riconoscimento evidenzia l’importanza di politiche educative adattate alle caratteristiche culturali e linguistiche della regione.
Dialogo costante con le parti sociali
Rosolen ha anche sottolineato l’importanza del confronto con i sindacati e le parti sociali, considerato cruciale non solo per le decisioni prese, ma anche per la loro attuazione.
Autonomia e tutela delle lingue minoritarie
L’assessore ha ricordato che l’autonomia del Friuli Venezia Giulia è diversa da quella delle Province autonome di Trento, Bolzano e Valle d’Aosta. In particolare, se sono in corso iniziative legislative per la tutela della lingua slovena, rimangono ancora aperte le questioni riguardanti l’attuazione pratica delle politiche per le lingue friulana e tedesca, temi prioritari per il futuro.