Resilienza e adattamento nel settore metalmeccanico del Friuli Venezia Giulia
FRIULI VENEZIA GIULIA – Il report “Nuove rotte per la metalmeccanica FVG: dazi, rischi e adattamento competitivo” relativo al primo semestre 2025, realizzato da COMET in collaborazione con Area Science Park, Intesa Sanpaolo e le università di Trieste e Udine, evidenzia che il settore della metalmeccanica regionale sta affrontando con resilienza e adattamento un contesto economico globale incerto.


Performance e strategie del settore
Nonostante una lieve contrazione complessiva del manifatturiero regionale (-0,3%), la metalmeccanica cresce dello 0,9%, mantenendo una quota rilevante nel comparto industriale locale con il 46% del totale. Un sondaggio tra le imprese del Cluster evidenzia una risposta proattiva al possibile impatto degli aumenti dei dazi statunitensi: il 62% ha adottato o sta valutando misure di adattamento, puntando sulla diversificazione dei mercati di sbocco (77%) e sull’apertura di presidi locali. A differenza del panorama nazionale, nessuna azienda del FVG intende ridurre l’attività internazionale.
Export e mercati emergenti
L’export metalmeccanico regionale registra nel primo trimestre 2025 un aumento del +6%, contro un calo nazionale del -2,7%. Dal 2008 al 2024, il Friuli Venezia Giulia ha ampliato gli scambi con Paesi non tradizionali per il settore, tra cui Stati Uniti, Canada, Qatar, Cile, Messico e Giappone. Le imprese dimostrano capacità di ripensare le strategie globali valorizzando il reshoring e l’innovazione, pur dovendo gestire la fragilità dovuta alle dimensioni spesso contenute delle aziende locali.
Prospettive e sostegno
Il presidente di COMET, Sergio Barel, sottolinea l’importanza di continuità, visione e coraggio per sostenere l’espansione in nuovi mercati, investendo in innovazione e relazioni commerciali strutturate. La diversificazione di mercati, approvvigionamenti e modelli di business è vista come una necessità strategica imprescindibile per la competitività futura.

