È morta all’età di 87 anni Rita Tomé, figura di spicco della comunità maniaghese conosciuta per il suo instancabile impegno sociale e per la sua apertura alle battaglie sui diritti civili. Durante la sua vita si è dedicata con passione alla difesa dei diritti delle donne e alla sensibilizzazione sulla salute femminile, affrontando temi che le stavano particolarmente a cuore. In qualità di presidente dell’ANDOS (Associazione Donne Operate al Seno), Tomé ha creato una rete di supporto e solidarietà, offrendo assistenza a chi si trovava ad affrontare sfide legate alla salute e alla discriminazione.
Nel 1980, insieme a Maria Grazia Girolami, ha fatto la storia diventando la prima donna ad entrare in consiglio comunale a Maniago, un traguardo che ha segnato un importante passo avanti nella rappresentanza femminile nella politica cittadina. La sua elezione nelle file del Partito Comunista Italiano (PCI) non solo ha aperto la strada a molte altre donne, ma ha anche ispirato una generazione di attivisti e attiviste a impegnarsi per i diritti civili e la giustizia sociale.
La sua carriera politica è stata caratterizzata da un forte senso di responsabilità verso la comunità, e la sua voce si è sempre elevata in difesa delle questioni più rilevanti per i cittadini, come la sanità, l’istruzione e l’uguaglianza di genere. Tomé ha sempre creduto che la politica dovesse essere un mezzo per migliorare la vita delle persone e non solo un’arena di scontro ideologico. Per questo motivo si è fatta portavoce delle istanze delle donne e dei più vulnerabili, creando un ponte tra le istituzioni e la società civile.
La sua dedizione al servizio della comunità e la sua determinazione a combattere per i diritti delle donne rimarranno un esempio luminoso per le future generazioni. I funerali di Rita Tomé si terranno sabato alle 14.30 presso il Duomo di Maniago, dove amici, familiari e sostenitori si riuniranno per ricordare e onorare la sua straordinaria vita. Tomé lascia nel dolore il marito Antonio Copat e i suoi tre figli, Ivo, Cristina e Mirko.
La battaglia politica di Rita Tomé
Rita Tomé si era guadagnata la stima e l’apprezzamento della comunità locale soprattutto per il suo instancabile impegno a favore dell’assistenza sul territorio e della tutela delle fasce più deboli della popolazione. La sua lotta si era concentrata in particolare sul mantenimento dei servizi sanitari che dipendono dall’ospedale di Maniago, un punto di riferimento cruciale per la salute dei cittadini nonché per la qualità della vita in generale.
La sua passione per il bene comune e la determinazione nel difendere i diritti di chi è più vulnerabile hanno reso Tomé un simbolo di speranza e resilienza per molti. Dopo il suo subentro in consiglio comunale la sua nomina aveva sollevato un certo clamore, per non dire una forte opposizione. Tuttavia le obiezioni non si concentravano tanto sulla persona di Tomé o sulle sue comprovate capacità, quanto piuttosto sul controverso modo in cui era avvenuta la sua elezione. In particolare all’inizio della legislatura era stato stabilito che la presidenza delle commissioni consiliari dovesse essere assegnata alle minoranze e in questo contesto la commissione sanità era stata inizialmente affidata a Mario Ius, rappresentante di Alleanza Nazionale.
Tuttavia, dopo un breve periodo, Ius si era dimesso, avendo deciso di cambiare schieramento politico. A quel punto secondo la coalizione di centrodestra il posto vacante nella commissione doveva essere occupato da Massimo Milanese, l’altro esponente di Alleanza Nazionale in consiglio. Ma durante il voto, la maggioranza sorprendentemente non si era astenuta, bensì aveva espresso un forte sostegno per Rita Tomé, lasciando le minoranze spiazzate e perplesse. Questo gesto inaspettato aveva segnato un momento cruciale nella dinamica politica locale, evidenziando le tensioni esistenti tra le varie fazioni.
La stessa Rita Tomé, consapevole della complessità della situazione e delle critiche ricevute, aveva risposto con determinazione e coraggio, dichiarando: “Io vado avanti comunque, perché credo che ai cittadini non interessino queste beghe, ma di sapere che stiamo cercando di risolvere i problemi della sanità e dell’ospedale. Credo che importino più le questioni relative alla salute, soprattutto alle persone anziane.” Queste parole riflettevano la sua ferma convinzione che la salute dei cittadini dovesse essere la priorità assoluta, al di là delle contese politiche. Nel 2005 la sua dedizione e il suo impegno per la comunità vennero riconosciuti quando fu eletta Presidente del comitato di garanzia del circolo maniaghese di Rifondazione Comunista.
Questo incarico rappresentò un ulteriore passo in avanti nella sua carriera politica, ma anche un’opportunità per continuare a lavorare a favore della giustizia sociale e della solidarietà. La sua leadership all’interno del partito emerse per la sua straordinaria capacità di ascoltare le istanze dei cittadini, rendendosi sempre disponibile e attenta alle loro esigenze. Questo approccio le ha permesso di portare avanti battaglie significative per il bene comune, affrontando temi cruciali che interessavano la comunità. Grazie alla sua dedizione e al suo impegno Tomé è riuscita a consolidare la sua posizione come una figura centrale nel panorama politico locale.
Il suo costante impegno nell’ascoltare i cittadini e nel portare avanti le loro istanze ha giocato un ruolo fondamentale nel rafforzare il legame tra il partito e la comunità. Grazie alla sua capacità di comprendere le esigenze reali delle persone e di tradurle in azioni concrete, Rita Tomé è riuscita a creare un rapporto di fiducia e collaborazione, rendendo il partito più vicino alla popolazione. Un esempio di ideale politico al servizio del bene comune.