Sacile Pordenone 14 dicembre 2022 – Un centinaio di persone coinvolte ogni anno tra musicisti, persone impegnate nella produzione e nella comunicazione, per un’offerta musicale raffinatissima che ha ripreso il largo dopo le restrizioni imposte dal Covid con aumento della proposta e un’intensa attività per riportare il pubblico a concerto e riempire di nuovo le sale. Persi dopo il Covid il 60% degli spettatori.
È la vita attuale di Barocco Europeo, l’associazione musicale di Sacile che dal 2000 promuove una serie di iniziative di gran richiamo. «Nonostante si possa pensare che la musica barocca rappresenti un repertorio ricercato e apprezzato da un pubblico di nicchia, stando ai trend di ascolto della musica classica in Italia la musica barocca si posiziona leggermente al di sopra delle musica del periodo Romantico e Classico», spiega la direttrice dell’associazione, Donatella Busetto (nella foto). Al Festival MusicAntica l’associazione riesce a coinvolgere una quarantina di musicisti provenienti da tutta Italia; per il Laboratorio per l’Opera Barocca si realizzano dai 2 ai 6 eventi l’anno, attirando docenti ed esperti da tutta Italia e portando tra Pordenone e Sacile una quindicina di studenti. Nel corso del Festival Note&Sapori, Barocco Europeo realizza 5 appuntamenti l’anno con una media di 15 musicisti. Quanto ai seminari, sono coinvolte una media di venti persone l’anno. Per ogni evento sono impiegate altre 4-5 persone per tutta la parte di programmazione e comunicazione.
«Stiamo concentrando gran parte della programmazione su attività di audience development ed engagement – spiega la direttrice Busetto – al fine di invertire la rotta creatasi tra il pubblico in epoca Covid». Prima della pandemia, infatti, le sale ospitavano circa 70 persone a concerto, che nel periodo post Covid sono scese a 30, con una perdita secca del 60% degli spettatori.
«In media – sintetizza la direttrice – abbiamo una capienza del 50% delle sale».
Sono numeri in linea con quanto la Siae rileva a livello nazionale per lo spettacolo dal vivo: «Rispetto al 2019, gli indicatori del 2021 evidenziano un calo del 72% degli spettatori e del 78% della spesa. Rispetto al 2020, l’anno seguente è stato caratterizzato da un incremento significativo degli spettacoli cresciuti del 26 %, che non è stata trainante sul numero degli spettatori, cresciuti soltanto nell’ordine del 4,5 per cento. Vogliamo raccontare il Barocco attraverso il prisma ottico della contemporaneità, l’incrocio con diversi stili musicali, la rivisitazione in chiave moderna del repertorio antico, l’incrocio tra aree espressive connaturate alla modernità come le nuove tecnologie per l’arte, con il digitale e media arts», rileva il report 2021 della Siae.
Lo stile barocco nacque a Roma all’inizio del XVII secolo e si diffuse rapidamente in tutta Europa tra Francia, Spagna, Portogallo, poi più tardi in Austria, Germania e Russia.
Questo stile prevede l’esuberanza, il contrasto, l’ornamento elaborato. La musica barocca, essa iniziò a fiorire alla fine del XVI secolo in alcune città italiane. Grazie alla loro indipendenza politica e alla diversità economica, queste città svilupparono diversi stili musicali unici e individuali, che si discostavano molto dagli ideali classici del tardo Rinascimento. La musica del periodo barocco ha posto le basi per nuovi stili e repertori, che si sono tramandati e sviluppati nei secoli seguenti.