Regione Friuli Venezia Giulia: nuove misure anti-caldo per la sicurezza dei lavoratori
In seguito all’intensa ondata di caldo che sta colpendo il territorio, la Regione ha emesso un’ordinanza urgente firmata dal presidente Massimiliano Fedriga per proteggere i lavoratori esposti al caldo.
Il provvedimento, in vigore dal 2 luglio al 15 settembre 2025, prevede la sospensione delle attività lavorative nelle ore più calde del giorno per settori a rischio di stress termico.
Stop al lavoro nelle ore critiche: orari e settori coinvolti
Le attività lavorative sono sospese dalle 12:30 alle 16:00 in cantieri edili, cave, settore florovivaistico, agricoltura e ambienti interni non adeguatamente aerati.
L’ordinanza include anche ambienti chiusi senza adeguata climatizzazione, estendendo così la protezione ai lavoratori in condizioni critiche.
Un provvedimento nato dal confronto con i sindacati
La redazione dell’ordinanza è stata possibile grazie al confronto con le organizzazioni sindacali, che hanno contribuito attivamente alla definizione delle misure.
Secondo l’assessore Riccardi, l’azione tempestiva della Regione è volta a fronteggiare un’urgenza climatica senza precedenti, garantendo la sicurezza dei lavoratori.
Bini: “Risposta immediata per tutelare imprese e lavoratori”
Sergio Emidio Bini ha evidenziato l’impegno della Regione nel rispondere alle esigenze di imprese e lavoratori, diffondendo e applicando l’ordinanza in collaborazione con le associazioni di categoria.
Un intervento preventivo che si adatta alle temperature record attuali, dimostrando l’attenzione alla sicurezza dei lavoratori.
Rosolen: “Il cambiamento climatico va integrato nella contrattazione”
L’assessore Rosolen ha sottolineato l’importanza di integrare il cambiamento climatico nelle normative contrattuali per affrontare le sfide climatiche nel mondo del lavoro.
La Regione diventa un esempio di politica climatica attiva, inserendo misure anti-caldo nel quadro normativo per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori.
Contesto emergenziale: temperature record anche in quota
Le temperature eccezionali registrate in alta quota hanno reso necessarie le nuove misure, con picchi di caldo mai visti prima in Italia.
La decisione di limitare i turni lavorativi durante i momenti critici è un segnale di allerta per fronteggiare le condizioni climatiche estreme che stanno colpendo il territorio.