Pordenone e Unione Italiana dei Ciechi insieme per una città più accessibile e inclusiva

Pordenone e l’Unione Italiana dei Ciechi uniscono le forze per una città più accessibile: nasce il Disability Manager e nuovi progetti inclusivi.

12 novembre 2025 04:00
Pordenone e Unione Italiana dei Ciechi insieme per una città più accessibile e inclusiva -
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PORDENONE — Costruire una città davvero accessibile, dove ogni cittadino possa muoversi, partecipare e vivere senza ostacoli. È questo l’obiettivo condiviso tra il Comune di Pordenone e la Sezione provinciale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ETS-APS, che hanno dato ufficialmente avvio a un percorso di dialogo e collaborazione per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità visiva.

L’incontro, svoltosi questa mattina tra il Sindaco di Pordenone e i rappresentanti dell’associazione, ha rappresentato un primo passo concreto verso una nuova stagione di cooperazione, basata sull’ascolto diretto e sulla progettazione condivisa.

Un dialogo aperto per un futuro accessibile

Durante il confronto sono stati affrontati temi centrali per l’autonomia e la sicurezza delle persone cieche e ipovedenti: mobilità pedonale, marciapiedi, segnaletica, semafori acustici, trasporto pubblico e dispositivi smart, ancora oggi non sempre affidabili per chi ha disabilità visive.

Il Sindaco ha voluto sottolineare l’importanza dell’ascolto e della collaborazione diretta con chi vive quotidianamente queste sfide:

“Ci sono realtà che, se non le vivi, è difficile comprendere fino in fondo. È per questo che riteniamo fondamentale un dialogo costante con chi affronta ogni giorno questi ostacoli. La collaborazione con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti non vuole essere un gesto simbolico, ma un impegno concreto per costruire insieme soluzioni reali”.

Un Disability Manager per il Comune di Pordenone

Uno dei momenti più significativi dell’incontro è stata la presentazione ufficiale del nuovo Disability Manager, una figura stabile all’interno dell’Amministrazione comunale incaricata di individuare le barriere architettoniche, proporre interventi mirati e mantenere un contatto costante con le associazioni del territorio.

Avere un interlocutore dedicato significa trasformare la sensibilità in azione – ha spiegato il Sindaco –. È una decisione condivisa da tutta la Giunta, perché non basta voler fare, bisogna anche saper fare nel modo giusto, con competenza e responsabilità”.

Partecipazione e inclusione nelle scelte pubbliche

Dal confronto è emersa anche la necessità di coinvolgere le associazioni già nella fase decisionale, soprattutto quando si tratta di temi che incidono sulla mobilità e sull’autonomia personale.
Il tema del trasporto pubblico è stato al centro del dibattito, evidenziando come l’autonomia delle persone cieche e ipovedenti sia spesso condizionata non solo dalla vista, ma anche dalla mancanza di strumenti o servizi che consentano di muoversi in modo indipendente.

Il Comune e l’Unione Italiana dei Ciechi hanno concordato sull’urgenza di soluzioni inclusive e condivise, da sviluppare attraverso tavoli di lavoro tematici e incontri periodici di monitoraggio.

Pordenone 2027: cultura accessibile e progetti condivisi

Uno degli aspetti più innovativi del dialogo riguarda le prospettive culturali in vista di Pordenone 2027, con l’obiettivo di costruire un contenitore permanente di esperienze e iniziative dedicate alla disabilità visiva.

Tra le proposte in cantiere figurano presentazioni di libri accessibili, proiezioni cinematografiche inclusive in collaborazione con Cinemazero e attività presso la Biblioteca Civica.
Vogliamo che questi eventi non restino episodici – ha evidenziato il Sindaco – ma che diventino parte integrante della vita culturale cittadina, offrendo occasioni di partecipazione attiva a tutti i cittadini, senza barriere”.

Verso una città modello di inclusione

L’incontro si è concluso con un impegno reciproco: proseguire il confronto con continuità, consolidando una rete stabile tra Comune, associazioni e cittadini, per fare di Pordenone un modello di accessibilità e partecipazione.

Un percorso che guarda al futuro con una visione chiara: rendere Pordenone una città che non solo parla di inclusione, ma la pratica ogni giorno, costruendo spazi, servizi e opportunità realmente a misura di tutti.

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