PORDENONE – Si rinnova l’appuntamento con il documentario a Pordenone dal 2 al 6 aprile 2025, con la XVIII edizione del Pordenone Docs Fest – Le Voci del Documentario. L’evento, organizzato da Cinemazero, porta in città il meglio del cinema del reale internazionale, con anteprime nazionali ed europee e la presenza di ospiti da tutto il mondo. Il festival affronta temi di attualità e grande rilevanza sociale, offrendo una profonda riflessione sui conflitti geopolitici e sulle contraddizioni della società globale.
I temi dell’edizione 2025
La XVIII edizione del Pordenone Docs Fest propone un programma ricco che si concentra su questioni globali come il conflitto israelo-palestinese, la guerra in Ucraina e le sfide della società americana, affiancando una riflessione sulle dinamiche familiari e sui diritti umani. Il curatore del festival, Riccardo Costantini, sottolinea l’importanza di affrontare questi temi in profondità, analizzando la crisi della società che alimenta conflitti e problematiche.
Anteprime nazionali di grande impatto
Tra le anticipazioni più attese spicca An American Pastoral di Auberi Edler, vincitore del Premio per la miglior regia all’IDFA di Amsterdam. Il documentario esplora le tensioni culturali negli Stati Uniti, concentrando l’attenzione su una comunità della Pennsylvania alle prese con censura e polarizzazione sociale. Un ritratto avvincente della fragilità della democrazia in un’America divisa.
Il conflitto in Ucraina è al centro anche con Porcelain War di Brendan Bellomo e Slava Leontyev, finalista al Premio Oscar 2025 per il miglior documentario e vincitore al Sundance Festival. Questo film racconta la resistenza di artisti durante l’invasione russa, offrendo un’opera di lotta e testimonianza attraverso l’arte.
Il conflitto israelo-palestinese è affrontato in modo innovativo con Rule of Stone di Danae Elon, che esplora l’uso della pietra come strumento di colonizzazione a Gerusalemme, mettendo in luce le dinamiche di separazione e oppressione legate all’architettura e al simbolismo della pietra.
Storie dimenticate e nuove prospettive
Il festival offre spazio anche a storie meno conosciute, come Bright Future di Andra MacMasters, che racconta il Festival Mondiale della Gioventù del 1989 in Corea del Nord, un’incredibile esperienza di scambio culturale in un contesto di confini ideologici apparentemente insuperabili.
Il 80° anniversario della Liberazione e la retrospettiva speciale
In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, il festival propone una retrospettiva speciale curata da Federico Rossin dal titolo BELLA CIAO! – Resistenza e Liberazione dal nazi-fascismo nel documentario del dopoguerra, che porta alla luce film realizzati tra il 1944 e il 1947 che raccontano storie di lotta e ritorno alla libertà dopo l’occupazione nazifascista in Italia e in altri paesi europei.
Masterclass, incontri e sostenibilità
Oltre alle proiezioni, il festival include masterclass, tavole rotonde e incontri industry su temi cruciali come il ruolo dei festival d’archivio nella reinterpretazione della memoria cinematografica e le implicazioni etiche del documentario. Si discuterà anche delle strategie di distribuzione post-première per aumentare la visibilità dei film documentari dopo il successo nei festival, con un focus sulla sostenibilità e l’adozione di pratiche eco-sostenibili.
Il Pordenone Docs Fest si impegna per una comunicazione responsabile e ampia, promuovendo un linguaggio inclusivo nei confronti del pubblico e del territorio, e diventando un esempio di cultura cinematografica consapevole e orientata al futuro.
Informazioni sull’evento
Pordenone Docs Fest è realizzato con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e il sostegno del Ministero della Cultura, della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Pordenone e della Fondazione Friuli.