Educazione e inclusione durante le vacanze di Natale: a Pordenone debutta il Punto Bianco
A Pordenone nasce il Punto Bianco, servizio educativo gratuito per ragazzi durante le vacanze di Natale, promosso da FAI con Fondazione Friuli.
PORDENONE – Quando le scuole chiudono, i bisogni educativi delle famiglie restano centrali. Proprio da questa consapevolezza nasce il Punto Bianco, il nuovo servizio educativo-ricreativo invernale attivato a Pordenone, che rappresenta la naturale prosecuzione del progetto Punto Verde Urbano, sostenuto da Fondazione Friuli.
Dopo il riscontro positivo ottenuto durante l’estate, FAI ha scelto di dare continuità all’esperienza, ampliandola anche al periodo natalizio con un secondo step pensato per accompagnare le famiglie durante la pausa scolastica di fine anno.
Il Punto Bianco: un servizio educativo pensato per l’inverno
Il Punto Bianco – nome scelto in sintonia con la stagione invernale – sarà attivo dal 22 al 31 dicembre, con esclusione delle giornate del 25 e 26 dicembre, presso l’HUB381 di viale Dante. Il servizio prevede un’organizzazione flessibile degli orari: apertura sull’intera giornata dalle 9 alle 17 nelle giornate del 22, 23, 29 e 30 dicembre, mentre dalle 9 alle 13 il 24 e il 31 dicembre.
L’obiettivo è offrire un ambiente sicuro, stimolante e inclusivo, capace di rispondere alle esigenze educative e relazionali dei ragazzi anche al di fuori del contesto scolastico.
A chi è rivolto il servizio
Il Punto Bianco è destinato a ragazzi e ragazze della scuola secondaria di primo e secondo grado, già seguiti dalle educatrici e dagli educatori FAI all’interno dei servizi educativi scolastici ed extrascolastici attivati in attuazione della Legge regionale 16/22.
Un aspetto centrale del progetto è l’inclusione: i ragazzi e le ragazze con disabilità entrano a far parte del gruppo già consolidato di giovani che frequentano le attività del centro diurno HUB381, dando vita a un unico gruppo educativo, fondato su rispetto, relazione e condivisione. Un contesto che valorizza le differenze come risorsa, superando ogni distinzione.
Servizio gratuito e numero chiuso per garantire qualità
Grazie al sostegno del progetto Punto Verde Urbano, il servizio è totalmente gratuito per le famiglie. I posti disponibili sono però limitati a otto partecipanti, una scelta precisa che punta a garantire un rapporto equilibrato tra educatori e ragazzi, assicurando sicurezza, serenità e un affiancamento educativo personalizzato.
Come ha spiegato Veronica Miotto, responsabile dei servizi educativi territoriali FAI, la particolarità del Punto Bianco sta proprio nella costruzione di un gruppo unico e inclusivo, in cui ragazzi e ragazze con disabilità partecipano alle attività insieme ai coetanei normotipici, condividendo esperienze e percorsi.
Attività, relazioni e uscite educative
Durante il periodo di apertura, ragazze e ragazzi saranno coinvolti in attività laboratoriali dedicate alle relazioni e alle emozioni, momenti ludico-ricreativi e spazi di confronto tra pari. Il programma prevede anche due uscite educative, pensate come occasioni di crescita e socializzazione: il 23 dicembre a Trieste e il 30 dicembre a Lignano.
Esperienze che permettono di lavorare sulle emozioni legate al viaggio, alla scoperta e alla vita di gruppo, rafforzando autonomia e relazioni.
Una risposta concreta ai bisogni delle famiglie
L’iniziativa ha registrato un’accoglienza molto positiva da parte delle famiglie, come sottolineato da Cristian Barel, responsabile Area Minori e del centro diurno HUB381 di FAI. Il Punto Bianco conferma quanto sia fondamentale offrire servizi educativi continuativi anche durante le pause scolastiche, capaci di rispondere ai bisogni concreti delle famiglie e di accompagnare ogni ragazza e ogni ragazzo nel proprio percorso di crescita.