Forte emozione all’inaugurazione ufficiale di pordenonelegge, nella serata di ieri (13 settembre) al Teatro Verdi di Pordenone: in avvio del festival è infatti arrivato l’augurio della massima carica istituzionale, il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, che ha inviato un video messaggio ai promotori e organizzatori e al pubblico della Festa del Libro, spendendo parole di grande partecipazione all’evento culturale che si apre questa sera a Pordenone e sarà di scena fino a domenica con 620 protagonisti italiani e internazionali per 334 eventi in cartellone.
“Invio volentieri gli auguri all’annuale edizione di pordenonelegge, che negli anni ha realizzato un forte legame con un crescente numero di appassionati – ha spiegato il presidente Mattarella -L’iniziativa conferma inoltre la vocazione internazionale del Friuli Venezia Giulia da sempre cerniera tra Italia e Mitteleuropa, tra Mediterraneo e Balcani, tra Occidente e Oriente. Questa Festa del libro, come scrivono gli organizzatori, è anche Festa della libertà perché senza cultura la libertà perde spessore e si indebolisce. È di grande significato che nell’art. 9 della nostra Costituzione sia scritto che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Di questo obiettivo il libro è strumento fondamentale. Auguro successo per l’intensa attività in programma nei prossimi giorni”.
«Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ci ha fatto un regalo veramente straordinario con questo video messaggio – ha commentato il presidente di Fondazione Pordenonelegge.it Michelangelo Agrusti – Pordenonelegge da tempo ha deciso di vivere sull’uscio della storia attraverso i libri, siamo partiti da Praga e avremo oggi con noi Andrei Kurkov, forse il più grande scrittore ucraino vivente: un saldo filo rosso collega la Praga della Rivoluzione di velluto, liberata dagli uomini di cultura, all’Ucraina di oggi. Pordenonelegge è per questo la Festa del Libro e della Libertà: una manifestazione che può esistere solo dove esiste la libertà, dove è possibile scrivere libri con una moltitudine di idee diverse ai quali i cittadini hanno accesso, libri che non vengono bruciati, Penso agli intellettuali cinesi che giacciono nelle prigioni, ad altre menti libere come Anna Politkovskaja, ai ragazzi di Hong Kong, a Salman Rushdie: troppo spesso gli intellettuali vengono repressi dalle dittature che soffocano la libertà di espressione».
Il festival si è inaugurato con la presentazione di “Api grigie” (Keller), il nuovo romanzo firmato dallo scrittore Andrei Kurkov, la voce letteraria più nota dell’Ucraina del nostro tempo.
“Api grigie”, che Andrei Kurkov ha presentato al Teatro Verdi di Pordenone in dialogo con il curatore di pordenonelegge Alberto Garlini, non è un romanzo sulla guerra, richiama piuttosto classici come “Il buon soldato Sc’vèik”, che aiutano a comprendere meglio il mondo. Un romanzo pieno di atmosfera e saggezza, che costringe il lettore a rallentare, ricordando ciò che conta di più. Libro vincitore del Prix Médicis Étranger 2022 e del National Book Critics Circle Award – miglior traduzione 2022 – il romanzo è un grande successo internazionale che pone Kurkov al fianco di grandi scrittori che hanno messo a nudo con ironia le insensatezze della guerra, ed è allo stesso tempo un romanzo poetico e attuale dove la natura e il rapporto dell’uomo con gli altri esseri viventi sono al centro della narrazione.