Prima edizione della Consulta dei Segretariati di EFASCE a Pordenone
A Pordenone si è appena conclusa la prima edizione della Consulta dei Segretariati di EFASCE (Ente Friulano Assistenza Sociale Culturale Emigranti) – Pordenonesi nel mondo, un momento cruciale di confronto e pianificazione per rafforzare il supporto ai corregionali all’estero. I rappresentanti provenienti da diversi Paesi hanno discusso le strategie future insieme al Direttivo EFASCE durante il weekend del 12-13 luglio.
Questa iniziativa ha ottenuto il sostegno istituzionale della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, del Comune di Pordenone e della Diocesi di Concordia-Pordenone, rappresentata dal parroco don Alessandro Tracanelli, delegato del Vescovo per EFASCE.
Un confronto internazionale tra radici, culture e nuove sfide
Il presidente di EFASCE, Angioletto Tubaro, ha premiato i rappresentanti dei vari Segretariati durante una cerimonia speciale, dove è stata richiamata la figura del missionario friulano come simbolo di apertura al mondo e accoglienza, valori fondamentali per EFASCE.
Durante la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa del Beato Odorico, l’assessore comunale Walter De Bortoli ha condiviso la sua esperienza personale da emigrante e ha invitato i presenti a visitare Pordenone in vista della Capitale della Cultura 2027. Anche i consiglieri del direttivo EFASCE erano presenti all’evento.
Dalle situazioni locali alle strategie comuni
I delegati hanno presentato le sfide e le strategie per mantenere vive le radici friulane e italiane nei rispettivi Paesi, sottolineando l’importanza di corsi online di lingua e cultura, eventi legati alla regione e il coinvolgimento delle nuove generazioni.
EFASCE ha evidenziato l’importanza di collaborare con altre associazioni che si occupano dei corregionali all’estero e di mantenere i legami con coloro che partecipano ai soggiorni estivi in Friuli Venezia Giulia.
Un percorso condiviso e un futuro da costruire
La manifestazione si è conclusa con visite ai borghi storici della regione e la consegna dei diplomi ai partecipanti. L’obiettivo è continuare il dialogo e la collaborazione per sostenere la comunità friulana nel mondo.