Rai apre all’informazione in lingua friulana con nuovi telegiornali e giornali radio

La Rai valuta l’introduzione di telegiornale e giornale radio in lingua friulana: un passo storico per la tutela della minoranza linguistica.

04 giugno 2025 21:00
Rai apre all’informazione in lingua friulana con nuovi telegiornali e giornali radio -
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TRIESTE – Il recente piano editoriale approvato dal Consiglio di Amministrazione della Rai, nella seduta del 22 maggio, apre la strada all’integrazione della programmazione con un nuovo spazio informativo in lingua friulana. La proposta prevede l’introduzione di un telegiornale e di un giornale radio dedicati alla comunità friulana, segnando una novità significativa nel panorama radiotelevisivo italiano. Al momento si tratta di una “ricognizione progettuale”, come indicato nel documento ufficiale, che riconosce le richieste del territorio e coinvolge il Governo nazionale nel percorso decisionale.

Un riconoscimento storico della lingua friulana

Il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli esprime “cauta e prudente soddisfazione” per questa apertura della Direzione Tgr e del Cda Rai, che valorizza la sensibilità culturale della comunità friulana e riconosce la lingua come parte integrante del pluralismo nazionale, in linea con la legge 482/1999 sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche.

Informazione in friulano come diritto costituzionale

Novelli sottolinea come “l’informazione in lingua friulana non sia una gentile concessione, ma un diritto costituzionalmente protetto”, e come rappresenterebbe un significativo arricchimento culturale e identitario. Con circa 500 mila parlanti, il Friuli chiede da tempo pari dignità nel servizio pubblico radiotelevisivo.

L’appello per una rapida attuazione

Il rappresentante politico auspica che la Rai trasformi questa opportunità in azione concreta, invitando l’ente ad avviare senza indugi il progetto. La Regione Friuli Venezia Giulia si dichiara pronta a collaborare attivamente per sostenere l’iniziativa, sottolineando che “ora manca solo l’ultimo passo decisivo: dare finalmente voce in lingua friulana a quella pluralità che è una ricchezza fondamentale della Repubblica italiana”.

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