Randagismo felino fuori controllo in Fvg: ecco le soluzioni proposte alla Regione

Randagismo felino in FVG: le associazioni incontrano Fedriga e chiedono leggi su anagrafe e sterilizzazione obbligatoria.

03 agosto 2025 21:43
Randagismo felino fuori controllo in Fvg: ecco le soluzioni proposte alla Regione -
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Un fronte unito per affrontare un’emergenza che da anni cresce in silenzio: il randagismo felino in Friuli Venezia Giulia è ormai una questione che esige risposte concrete. Nei giorni scorsi, una delegazione di 33 associazioni animaliste ha incontrato il Presidente della Regione Massimiliano Fedriga per discutere delle principali criticità legate alla gestione delle colonie feline e alla necessità di un intervento strutturato e duraturo.

Un fenomeno in crescita che allarma tutto il territorio

Negli ultimi anni, il numero di gatti randagi in Friuli Venezia Giulia ha raggiunto livelli allarmanti. A denunciarlo sono le stesse associazioni animaliste, da tempo impegnate nella tutela degli animali e nella gestione quotidiana delle colonie. Alla riunione, svoltasi in un clima di collaborazione istituzionale, erano presenti anche l’assessore regionale Riccardi e il consigliere Simone Polesello.

Le realtà presenti – tra cui ENPA Pordenone, ENPA Trieste, Il Gattile di Trieste, LAV FVG, Amici della Terra-FVG, TOCS di Cormons e Gli Amici di Poldo – hanno illustrato al presidente Fedriga le difficoltà incontrate nel contenere la crescita della popolazione felina vagante, nonostante gli sforzi messi in campo.

Richieste urgenti: anagrafe felina e sterilizzazioni obbligatorie

Uno dei punti centrali dell’incontro ha riguardato la necessità di introdurre norme regionali sull’anagrafe felina, oggi ancora assente o frammentaria, e di prevedere l’obbligo di sterilizzazione per gatti non destinati alla riproduzione.

Le associazioni chiedono strumenti normativi chiari e risorse dedicate, che consentano di monitorare i gatti presenti sul territorio e di prevenire la proliferazione incontrollata che spesso genera situazioni critiche, anche dal punto di vista igienico-sanitario.

Fedriga: sì a iniziative legislative concrete

Il Presidente Massimiliano Fedriga ha ascoltato con attenzione le istanze delle associazioni e si è detto disponibile ad attivare interventi legislativi tempestivi, riconoscendo la rilevanza del fenomeno. Il presidente ha confermato l’intenzione di avviare un percorso strutturato che coinvolga il Consiglio regionale, i Comuni e le aziende sanitarie locali, con il sostegno delle realtà animaliste.

Una decisione accolta con favore da parte delle associazioni, che da anni chiedono un maggiore coinvolgimento della politica regionale per affrontare una situazione che non può più essere lasciata alla sola buona volontà dei volontari.

L’impegno quotidiano delle associazioni sul territorio

Le associazioni presenti all’incontro hanno ribadito il loro ruolo cruciale nel monitoraggio delle colonie, nella gestione delle sterilizzazioni, nell’assistenza sanitaria e nella promozione delle adozioni consapevoli. Un’attività intensa che spesso si scontra con la scarsità di fondi e la mancanza di un quadro normativo stabile.

Proprio per questo, la richiesta rivolta alla Regione è di costruire un sistema coordinato in grado di valorizzare il lavoro dei volontari e garantire un controllo efficace sul randagismo felino.

Un problema che riguarda l’intera comunità

Il randagismo felino non è solo una questione di benessere animale, ma impatta direttamente sull’equilibrio ambientale, sociale e sanitario. Le colonie non gestite possono generare conflitti con la cittadinanza, difficoltà igieniche e conseguenze sulla fauna locale.

La soluzione passa dunque da una sinergia tra istituzioni, associazioni e cittadini, con l’obiettivo comune di costruire un territorio più consapevole e rispettoso della vita animale.

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