Un grande classico della letteratura teatrale si prepara a conquistare il pubblico di Pordenone
Un grande classico della letteratura teatrale dei primi del Novecento, “Risveglio di primavera” di Frank Wedekind, si prepara a conquistare il pubblico del Teatro Verdi di Pordenone con una co-produzione di Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Stabile di Torino, per la regia di Marco Bernardi. L’adattamento di questo dramma, simbolo della condizione giovanile, andrà in scena venerdì 11, sabato 12 (ore 20:30) e domenica 13 aprile (alle 16:30), ed è un’opportunità unica per il pubblico del Friuli Venezia Giulia e del Veneto di assistere ad una delle opere più significative del teatro tedesco.
Un viaggio nell’animo dei giovani
La trama di “Risveglio di primavera” affronta con sorprendente intensità le sfide e le contraddizioni dell’adolescenza, un conflitto eterno tra giovani e adulti, e la scoperta di sé in un mondo che spesso non è in grado di capire le loro esigenze. La storia segue le vicende di Melchior, un ragazzo ribelle e curioso, di Moritz, tormentato da ansie e frustrazioni, e di Wendla, una ragazza che scopre l’amore e la sessualità. A loro si aggiungono altre figure di adolescenti in eterno conflitto con il mondo degli adulti, con un costante alternarsi tra momenti di comicità e scene drammatiche, un aspetto che caratterizza il testo di Wedekind.
Un testo senza tempo
Scritto nel 1890/1891, “Risveglio di primavera” è stato portato in scena solo nel 1906 a Berlino, dopo essere stato inizialmente censurato. Da allora, è diventato un simbolo della giovinezza, della sua forza dirompente e del conflitto generazionale che tocca anche i temi della sessualità, della libertà e della ricerca del significato della vita. Lo spettacolo scandalizzò l’alta società dell’epoca ma fu accolto positivamente dal pubblico liberale e progressista.
Un adattamento contemporaneo
Il regista Marco Bernardi guida una compagnia di 14 attori, di cui dieci giovani selezionati in tutta Italia, che affrontano i rapidi cambi di registro dello spettacolo, alternando momenti comici e drammatici in un susseguirsi vertiginoso di scene. La messa in scena è ispirata anche al pittore contemporaneo di Wedekind, James Ensor, le cui maschere misteriose e grottesche si riflettono nel tono drammatico e farsesco che caratterizza la regia.
Un’opera da non perdere
Con una forza espressiva senza pari, “Risveglio di primavera” si conferma un’opera senza tempo che, grazie alla regia di Bernardi, acquisisce una nuova dimensione, continuando a parlare ai giovani e agli adulti di oggi.