PORDENONE. Nel pomeriggio del 20 novembre 2023 una Volante dell’U.P.G.S.P. nel corso dei servizi di controllo del territorio interveniva in un esercizio commerciale del centro cittadino dove era stato perpetrato un furto di merce esposta.
Sul posto gli operatori identificavano S.F. – tunisino con numerosi alias e pregiudizi penali per reati contro il patrimonio – che vistosi scoperto provvedeva a consegnare oltre alla merce che aveva precedentemente celato nel proprio giubbotto anche 18 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish. Lo stesso quindi veniva messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione.
Al termine delle verifiche effettuate dal personale dell’Ufficio Immigrazione, risultava che lo straniero, sbarcato clandestinamente a Lampedusa, aveva presentato istanza di protezione internazionale il 03.08.2023 che la Commissione Territoriale di Trieste aveva dichiarato manifestamente infondata, disponendo nei suoi confronti l’espulsione dal territorio nazionale.
Si tratta del “provvedimento unificato” introdotto dal D.L. 20/2023 convertito in L. 50/2023, con il quale è stato modificato il comma 4 dell’art. 32 d. lgs 25/2008 prescrivendo che il rigetto della domanda di protezione internazionale emesso dalla Commissione Territoriale si concluda con l’attestazione dell’obbligo di rimpatrio e del divieto di reingresso.
Veniva anche accertato che il provvedimento, notificato il 20.09.2023, non era stato eseguito né impugnato e che quindi il soggetto, privo di mezzi di sussistenza e senza fissa dimora, si trovava irregolare nel territorio nazionale.
Il Questore di Pordenone, stante la disponibilità di un posto, disponeva nei suoi confronti il trattenimento presso il Centro per il Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo dove veniva immediatamente accompagnato e dal quale sarà definitivamente allontanato dal Territorio Nazionale.