UDINE – Il cuore di Udine è stato attraversato oggi da un corteo composto da 300 lavoratori metalmeccanici in sciopero per ottenere il rinnovo del contratto nazionale, scaduto il 30 giugno. L’iniziativa, promossa da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil del Friuli Venezia Giulia, ha visto la partecipazione di operai, delegati sindacali e rappresentanti di categoria, che hanno mostrato bandiere, fischietti e fumogeni per attirare l’attenzione sulle loro richieste.
Le richieste dei lavoratori
L’obiettivo della protesta è chiaro: spingere i datori di lavoro a sedersi al tavolo delle trattative per il rinnovo contrattuale. I sindacati sottolineano che il contratto nazionale non riguarda solo salari e normative, ma è fondamentale per affrontare le trasformazioni del settore e le difficoltà economiche che lo caratterizzano.
I lavoratori chiedono:
- Aumenti salariali adeguati all’inflazione e al costo della vita
- Garanzie sui diritti e sulle tutele occupazionali
- Investimenti nel settore per gestire i cambiamenti tecnologici
- Maggiori tutele per la sicurezza sul lavoro
Il minuto di silenzio in memoria del giovane Daniel
Il corteo è partito da piazza Primo Maggio e ha raggiunto piazzetta Lionello, sotto Palazzo D’Aronco, sede del municipio. Tra cori e slogan, i manifestanti hanno gridato “contratto, contratto!”, chiedendo risposte concrete.
Prima degli interventi sindacali, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Daniel Tafa, il giovane operaio morto in fabbrica a Maniago (Pordenone) pochi giorni dopo aver compiuto 22 anni. Un momento toccante che ha evidenziato la necessità di maggiori controlli e misure di sicurezza nelle aziende.
La polemica con il Comune
Durante il corteo, i manifestanti hanno espresso disappunto nei confronti dell’amministrazione comunale di Udine per il divieto di utilizzare la rete elettrica pubblica per amplificare gli interventi. “Grazie per non averci permesso di collegare le casse alla presa elettrica”, hanno ironizzato alcuni sindacalisti, denunciando la scarsa collaborazione dell’amministrazione con il mondo del lavoro.
Prossime mobilitazioni
Lo sciopero di oggi fa parte di un pacchetto di mobilitazioni che si terranno nelle prossime settimane in varie città italiane, con l’obiettivo di riprendere il confronto sul rinnovo del contratto. I sindacati avvertono: senza risposte concrete, la protesta continuerà.