AVIANO. Al vertice della lista delle scienziate italiane più influenti del 2023, stilata da Research.com, troviamo Silvia Franceschi, posizionandosi al 20º posto a livello mondiale. Franceschi, un’icona dell’epidemiologia oncologica, è nota per le sue ricerche sul Papilloma virus umano (HPV) e il suo impatto sui tumori. La sua carriera è un viaggio attraverso prestigiose istituzioni, dal Cro di Aviano alla guida dell’International Agency for Research on Cancer (IARC) dell’OMS a Lione, fino al ritorno a Aviano per assumere la Direzione scientifica dell’Istituto. Il suo lavoro ha segnato una svolta nella lotta contro i tumori legati all’HPV, grazie anche al supporto della Fondazione Bill e Melinda Gates.
Silvia Franceschi
Laureata in Medicina e chirurgia all’Università degli studi di Milano, specializzata in Ginecologia e Statistica sanitaria e con un Master in Epidemiologia conseguito all’Imperial Cancer Research Fund di Oxford (Regno Unito), ha contribuito alla comprensione del ruolo del Papilloma virus umano (HPV) nell’insorgenza del tumore del collo dell’utero, dell’ano e dell’orofaringe. Con il supporto della Fondazione Bill e Melinda Gates, ha promosso lo screening e la vaccinazione contro l’HPV in numerosi paesi dell’Asia e dell’Africa. Nel 1984 è arrivata al Centro di Riferimento Oncologico per dirigere la struttura di Epidemiologia. Fra il 2000 e il 2018 è stata responsabile della sezione Infections and Cancer dell’International Agency for Research on Cancer (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a Lione. Nel 2018 rientra al Centro di Riferimento Oncologico per assumere la Direzione scientifica dell’Istituto (ad interim fino al 2021).
Altre Scienziate Italiane in Evidenza
Non è solo Franceschi a distinguersi. Al 62º posto troviamo Speranza Falciano, illustre fisica dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Segue a breve distanza, al 70º posto, l’epidemiologa Eva Negri dell’Università di Bologna. E ancora, al 85º posto, brillante è la presenza di Silvia Priori, docente di cardiologia all’Università di Pavia.
La Presenza Femminile nella Scienza Italiana
Oltre a queste eccezionali personalità, l’Italia vanta la presenza di altre 22 scienziate tra le prime 1.000 al mondo in vari settori. Tra queste spiccano figure di rilievo come Patrizia Caraveo dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, Annamaria Colao dell’Università Federico II di Napoli, Silvia Bordiga dell’Università di Torino, e molte altre che segnano il panorama scientifico italiano con il loro lavoro.
Disuguaglianze e sfide per le donne nella Scienza
Il rapporto di Research.com mette in luce le sfide persistenti per le donne nel campo scientifico. Nonostante i successi, le scienziate affrontano barriere significative, da una minore probabilità di essere nominate in brevetti o pubblicazioni, a un finanziamento inferiore rispetto ai colleghi maschi. Questi dati sono un chiaro monito sull’importanza di combattere le disparità di genere nel mondo scientifico e promuovere l’uguaglianza di opportunità.
Le scienziate italiane stanno rompendo i soffitti di vetro, dimostrando che il talento e la determinazione possono superare gli ostacoli. Il loro successo non è solo un trionfo personale, ma una vittoria per l’intera comunità scientifica e un esempio per le future generazioni.