Sabato 17 febbraio, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Pordenone e i Funzionari dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro – sede di Pordenone, hanno scoperto, in 2 distinti interventi, presso altrettante aziende agricole, 5 lavoratori in nero, tutti originari del sub continente indiano.
Per i 2 datori di lavoro, entrambi sanzionati, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro ha disposto l’immediata sospensione dell’attività.
I 2 controlli sono stati effettuati nelle campagne del Friuli Occidentale: il primo, in un campo agricolo nel sacilese, dove le Fiamme Gialle del Gruppo di Pordenone e i Funzionari ITL hanno individuato 1 cittadino pakistano ed 1 indiano; il secondo, nelle tenute di un’azienda agricola di San Giorgio della Richinvelda, dove i controllori hanno identificato 3 cittadini bengalesi.
I 5 braccianti erano tutti impegnati in lavorazioni agricole senza, però, essere stati preventivamente assunti dalle rispettive aziende.
Ai due datori di lavoro è stata applicata, per ciascuno degli addetti, la maxi sanzione da 1.800 a 10.800 euro, raddoppiata per il titolare dell’azienda di San Giorgio della Richinvelda in quanto recidivo alla violazione. Per entrambi, è stato immediatamente adottato, dai funzionari ITL, il provvedimento di sospensione dell’attività, avendo impiegato personale in nero in misura superiore al 10% degli addetti regolari.
Dall’inizio dell’anno sono 51 i lavoratori in nero e 3 quelli irregolari scoperti dalle Fiamme Gialle del Friuli Occidentale; 30 i datori di lavoro sanzionati e 19 le attività sospese, a conferma dell’impegno profuso nel monitoraggio economico-finanziario del territorio a difesa delle realtà imprenditoriali locali che credono ed operano in una economia “sana” e prosperosa.