È partito il progetto “Sosteniamo chi ci cura” il 16 gennaio, un percorso formativo e pratico per assistenti sociali e volontari della Residenza Protetta e del Centro diurno per anziani di Sacile, nell’ambito del progetto europeo Interreg Italia-Slovenia “CrossCare 2.0”. L’obiettivo è migliorare la resilienza e il benessere psicofisico delle persone, riducendo lo stress e il rischio di burn-out tra gli operatori.
Un percorso per migliorare la qualità del lavoro e della vita
Il Comune di Sacile, la Residenza Protetta e la Cooperativa sociale Itaca sono i promotori di questo percorso che si inserisce nel patto di comunità e ha il sostegno del sindaco Carlo Spagnol e dell’assessore Antonella Baldo. Si punta a migliorare le competenze trasversali dei partecipanti, gestire lo stress e l’ansia sul lavoro, e potenziare l’organizzazione, la leadership e l’innovazione.
La meditazione trascendentale per il benessere psicofisico
La meditazione trascendentale è al centro del progetto come tecnica per migliorare il benessere psicofisico. Il direttore Rossano Maset implementa questa pratica nella Residenza Protetta di Sacile per operatori e volontari, per favorire la salute mentale, psicologica e fisica. La tecnica è vista come soluzione pratica allo stress e come strumento per aumentare l’efficienza mentale, l’energia e la resistenza nelle attività quotidiane.
Monitoraggio e valutazione dei risultati
Oltre a insegnare la meditazione trascendentale, il progetto prevede un’analisi neurofisiologica dei benefici della pratica. Grazie alla collaborazione con MyLife360, si potrà monitorare e valutare l’impatto della meditazione sul benessere generale dei partecipanti, utilizzando misurazioni scientifiche per una valutazione multidimensionale dei benefici e rendere replicabile l’iniziativa in altri contesti.