AVIANO – Nuove prospettive nella chirurgia del cancro ovarico avanzato: lo studio condotto dal Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano rivela l’efficacia dell’endomicroscopia confocale laser (pCLE) nell’ottimizzare le procedure chirurgiche per questa patologia. Questo strumento diagnostico innovativo, introdotto con successo al CRO, promette di rivoluzionare l’approccio alla chirurgia oncologica per le pazienti affette da questa forma di cancro aggressivo.
Un contributo importante nella lotta al cancro ovarico
Il recente studio, pubblicato sull’International Journal of Gynecological Cancer, è stato coordinato dai dottori Antonino Ditto e Nicolò Clemente dell’Oncologia Chirurgica Ginecologica, con la collaborazione del professor Renato Cannizzaro della Gastroenterologia Oncologica e Sperimentale, e della dottoressa Paola Spessotto dell’Oncologia Molecolare, che ha guidato la ricerca. Il contributo del dottor Giorgio Giorda, ex direttore della Chirurgia Oncologica Ginecologica, e del professor Vincenzo Canzonieri, direttore dell’Anatomia Patologica del CRO, è stato fondamentale per i risultati ottenuti.
Questi risultati saranno presentati al congresso della European Society of Gynaecological Oncology (ESGO) a Roma dal 20 al 23 febbraio.
Impatto della pCLE nella riduzione dei tumori ovarici
Secondo il dottor Ditto, l’introduzione della pCLE potrebbe significativamente migliorare le possibilità di ridurre i tessuti tumorali nel cancro ovarico avanzato. Questa tecnologia fornisce immagini dettagliate in tempo reale, rivelando noduli altrimenti invisibili, consentendo ai chirurghi di prendere decisioni più precise durante l’intervento. Ciò potrebbe portare a una rimozione più efficace del tumore e a una prognosi migliore per le pazienti.
Un nuovo approccio alla carcinosi peritoneale
L’utilizzo della pCLE per la carcinosi peritoneale rappresenta un’innovazione nel trattamento di questa metastasi, comune negli stadi avanzati di varie neoplasie. Il professor Cannizzaro, già esperto nell’uso della pCLE per altri tumori, vede in questa tecnologia un progresso significativo nella chirurgia oncologica ginecologica. La pCLE si adatta bene anche alle procedure laparoscopiche, aumentando la sua versatilità.
Miglioramenti nella sicurezza e nell’efficacia chirurgica
La pCLE si distingue per la sua capacità di fornire dettagli tissutali durante l’operazione, consentendo ai chirurghi di differenziare con maggiore precisione tra cellule sane e maligne. Questo approccio potrebbe rendere gli interventi più sicuri e precisi, contribuendo a migliorare i risultati per le pazienti.
Un nuovo standard nella chirurgia oncologica ginecologica
L’introduzione della pCLE rappresenta un passo significativo nell’oncologia ginecologica. I ricercatori del CRO vedono un’ampia applicazione di questa tecnologia nelle procedure chirurgiche, con l’obiettivo di migliorare i risultati per le pazienti affette da cancro ovarico. La combinazione di tecnologie avanzate e team esperti potrebbe aprire la strada a trattamenti più sicuri e efficaci per questa patologia.