Il contesto dell’ambulatorio di Pordenone e San Vito al Tagliamento
Il segretario provinciale del Nursind, Gianluca Altavilla, ha rivelato una situazione preoccupante negli ambulatori chemioterapici, soprattutto a Pordenone e San Vito al Tagliamento. Nonostante la delibera regionale 1006 del 2023 consenta trattamenti in day hospital, non si è vista una reale applicazione di questa possibilità. Altavilla sottolinea la necessità urgente di rivedere e ottimizzare gli orari e le modalità di somministrazione, che attualmente vedono i pazienti attendere fino a sette ore per iniziare le terapie.
Un carico insostenibile che grava su pazienti e personale
Il sindacato denuncia una pressione eccessiva sia sui pazienti sia sul personale sanitario, a causa di attese prolungate e ritardi nella consegna dei farmaci, che possono raggiungere anche le due ore. Questo ambiente lavorativo sta portando a un incremento di stress correlato al lavoro e a rischi per la salute del personale, compromettendo la qualità dell’assistenza.
Possibili soluzioni e proposte
Per contrastare questa situazione, Altavilla propone un rafforzamento dell’offerta nei centri periferici e una ristrutturazione degli schemi di trattamento. Suggestioni includono la programmazione di un numero fisso di trattamenti giornalieri e il miglioramento dei servizi di supporto per i pazienti provenienti da fuori regione, come alloggi e trasporti. È fondamentale una revisione profonda delle agende di prenotazione e l’implementazione di un algoritmo decisionale che classifichi le terapie basandosi sulla loro durata e complessità.
Urgenza di interventi concreti
Il sindacato, rappresentato da Altavilla, si dichiara pronto a portare la questione alle autorità competenti, incluso il prefetto, se non si vedranno miglioramenti tangibili. La volontà è quella di passare dalle parole ai fatti, garantendo un servizio che rispetti la dignità e le necessità dei pazienti affrontando una malattia già di per sé gravosa.
La voce dei pazienti
La comunità attende con ansia che le promesse di maggio si traducano in azioni reali e che si veda una vera svolta nella gestione della chemioterapia nella regione.