Discussione accesa per il nome di un cocktail
PORDENONE – Momenti di tensione in un locale del centro per un motivo insolito: il nome di un cocktail. È accaduto nei giorni scorsi al bar “Primavera”, dove un gruppo di giovani di origine straniera ha contestato la presenza in menu del tradizionale Negroni, considerato da loro “razzista” per una presunta connotazione offensiva legata al nome stesso del drink.
Evitata una rissa grazie all’intervento dei presenti
Il drink, noto in tutto il mondo e intitolato al conte Camillo Negroni, figura storica dell’aristocrazia fiorentina del primo Novecento, è stato al centro di un acceso scambio di opinioni tra alcuni clienti e il personale del bar. I giovani avventori hanno espresso il proprio disappunto per il significato del nome, giudicato non rispettoso della sensibilità di alcuni dei presenti.
La situazione, sfociata rapidamente in toni esasperati, ha rischiato di degenerare. Solo l’intervento tempestivo della barista e di alcuni clienti ha evitato il peggioramento del confronto. Non sono stati segnalati feriti né sono state necessarie cure mediche, ma la tensione ha richiesto l’attenzione delle Forze dell’Ordine, intervenute a scopo precauzionale per riportare la calma.
Il caso solleva riflessioni su identità e linguaggio
L’episodio, seppur circoscritto, accende il riflettore su una tendenza crescente a riconsiderare termini, simboli e riferimenti storici sotto una nuova luce culturale. Anche un semplice cocktail italiano, apprezzato da generazioni, può diventare oggetto di dibattito identitario, tra chi invoca il rispetto delle origini e chi ne rilegge i significati secondo il contesto contemporaneo.