Truffatori al telefono in azione, ma gli anziani non abboccano: 12 tentativi falliti

Dodici tentativi di raggiro contro anziani nel pordenonese falliscono grazie alla prevenzione dell’Arma e alla prontezza dei cittadini.

14 novembre 2025 16:47
Truffatori al telefono in azione, ma gli anziani non abboccano: 12 tentativi falliti -
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PORDENONE – Una vera ondata di telefonate ingannevoli ha colpito ieri la provincia, in una giornata segnata da almeno dodici tentativi di truffa, tutti fortunatamente falliti. Nel giro di poche ore, tra tarda mattinata e primo pomeriggio, diverse persone anziane hanno ricevuto chiamate sospette che cercavano di indurle a consegnare ori e preziosi. Dodici di loro, resesi conto dell’inganno, hanno scelto di allertare immediatamente i Carabinieri, consentendo di documentare una serie di episodi che potrebbero essere, in realtà, solo una parte delle telefonate effettuate dai malintenzionati.

Aumentano i tentativi nel territorio di zoppola

La zona più colpita è risultata essere Zoppola, dove – tra il capoluogo e le frazioni – si sono registrati sette episodi. Altri casi sono stati segnalati ad Aviano, San Quirino, Brugnera, Fiume Veneto e Vivaro. Proprio a Vivaro, un episodio ha evidenziato quanto la prontezza di chi assiste gli anziani possa essere decisiva: la badante ucraina di una donna di 90 anni ha intuito che la conversazione era un tranello, ha preso il telefono dalle mani della signora – comprensibilmente agitata – e ha interrotto subito la chiamata, avvisando la figlia e poi le forze dell’ordine.

Come agiscono i truffatori

La tecnica utilizzata dai malviventi è sempre la stessa, un copione ormai noto ma purtroppo ancora efficace in molti casi. I truffatori si spacciano per falsi Marescialli dei Carabinieri, sostenendo che l’anziano, o un suo familiare – spesso il figlio o il nipote – sia rimasto coinvolto in un presunto furto di gioielli. A quel punto, inventando un’urgenza, invitano la vittima a raccogliere tutti gli oggetti d’oro presenti in casa, perché un “collega” sarebbe passato di lì a breve per verificarli di persona.

Cittadini più consapevoli e prevenzione sempre più efficace

In questa circostanza, però, tutte le persone raggiunte si sono dimostrate attente: nessuno ha ceduto alla pressione, tutti hanno deciso di contattare direttamente i Carabinieri per verificare la veridicità della storia. Gli operatori delle caserme coinvolte hanno subito tranquillizzato gli anziani confermando che si trattava di una truffa, impedendo così ogni tentativo di raggiro. Le indagini stanno ora lavorando per risalire all’identità dei responsabili, sfruttando le segnalazioni raccolte.

Campagne informative che iniziano a dare risultati

Questo importante risultato rappresenta un segnale molto positivo: i cittadini sono più informati, più attenti e più pronti a riconoscere un inganno. Un effetto diretto della campagna di prevenzione condotta dall’Arma, che negli ultimi mesi ha moltiplicato gli incontri pubblici nelle varie comunità della provincia, guidati dai Comandanti di Compagnia e di Stazione.

✅ Fact Check FONTE VERIFICATA

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