PORDENONE- Tutta nel segno dell’impegno per la salvaguardia e la valorizzazionedelle Terre Alte e delle persone che le abitano, il “Progetto Montagna” – ideato dal Teatro Verdi di Pordenone in condivisione con CAI-sezione di Pordenone e Club Alpino Italiano – propone un nuovo appuntamento del percorso “R-Evolution Green”, un inedito ciclo di incontri pubblici di approfondimento scientifico- divulgativo sui temi legatialla montagna, la sostenibilità ambientale, lo spopolamento delle aree montane e la vita in quota.
In programma lunedì 19 febbraio alle 18.30 in Sala Palcoscenico del Teatro (ingresso da via Roma), l’incontro “Storie di ghiaccio, di terra, di umanità”. “Ci sono due modi per non soffrire. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo, è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui…”. Così Marco Polo, nelle Città Invisibili di Italo Calvino, racconta all’imperatore Kublai Kan del grande e decadente impero mongolo. La montagna è la cartina tornasole di un cambiamento del clima che potrebbe essere irreversibile. Attese ospiti dell’incontro moderato dal giornalista e coordinatore del progetto Luca Calzolari, sono la docente di fisica del clima all’Università di Torino Elisa Palazzi e la scrittrice, naturalista, comunicatrice scientifica e alpinista Sara Segantin.
Attualmente, i principali interessi scientifici di Palazzi riguardano lo studio del clima nelle regioni di montagna del pianeta – in particolare le Alpi, la catena Himalayana e il Plateau Tibetano – per capire quali siano i fattori che influenzano lo stato dei ghiacciai e la disponibilità futura di acqua. Tra i temi portanti dei suoi studi, il fenomeno che riguarda l’aumento della temperatura nelle regioni montane d’alta quota, soggette a un riscaldamento spesso più intenso e più rapido di quello delle regioni circostanti, con implicazioni importanti per quanto riguarda i cambiamenti nel ciclo dell’acqua, la disponibilità di risorse idriche, la perdita di biodiversità, la possibile estinzione di alcune specie di flora e fauna.
Inviata e responsabile di servizi di approfondimento inerenti clima e ambiente per Geo di Rai3, tra le fondatrici di Fridays For Future Italia, Sara Segantin è, invece, esperta di climate literacy, con particolare attenzione alla giustizia climatica. Con loro si cercherà di capire come smettere “di essere parte dell’inferno”, invertire la rotta dell’irreversibilità e costruire uno sviluppo sostenibile. L’incontro – che rientra nel progetto del Teatro Verdi con la collaborazione del CAI, di UNCEM e Fondazione Dolomiti UNESCO, con il sostegno di Fondazione Friuli e Camera di Commercio Pordenone-Udine e il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti FVG – avrà una introduzione musicale a cura del fisarmonicista Nicola Milan, dell’Orchestra da Camera di Pordenone, e le letture sceniche di Antonio Pauletta. L’ingresso all’incontro è gratuito con prenotazione presso la biglietteria del Verdi e online sul sito www.teatroverdipordenone.it